NBA - Futuro Antetokounmpo: «2/3 squadre pronte ad andare all-in»

Giannis Antetokounmpo continua a essere uno dei nomi più al centro di rumors sul mercato NBA, nonostante le nuove rigidità del contratto collettivo spingano molte franchigie a pensarci due volte prima di impegnarsi con superstar ultra-pagate sul lungo periodo. Il greco per due volte è però considerato un’eccezione: un top-five della lega ancora nel pieno della carriera, lontano dal profilo dei veterani la cui valutazione è scesa negli ultimi mesi. Come ha spiegato un dirigente della Eastern Conference a ESPN, «non credo che vedresti 29 squadre fare un’offerta, come accadrebbe se, per esempio, Victor [Wembanyama] fosse disponibile, ma ci sarà comunque molto interesse e probabilmente due o tre squadre saranno pronte ad andare all-in in questo momento». Un assistente allenatore ha rafforzato il concetto, sottolineando quanto il greco resti un giocatore capace di spostare gli equilibri: «Sono sicuro che la dirigenza avrebbe pro e contro da valutare e tutto il resto», ha detto. «Ma se lo chiedi a me, lo vorrei nella mia squadra in meno di un secondo. Gioca duro ogni notte, vuole chiaramente vincere ed è in grado di essere inarrestabile. Questo è il tipo di giocatore che ti serve per vincere tutto».

Secondo Bobby Marks di ESPN, Antetokounmpo potrebbe firmare la prossima estate un’estensione quadriennale da 275 milioni di dollari che lo porterebbe fino ai 37 anni. Un impegno enorme, ma inevitabile per chiunque volesse puntare su di lui: come ha ammesso un altro dirigente dell’Est, «lo farai ingoiando il rospo, ma devi essere abbastanza competitivo da rendere l’inizio del contratto vantaggioso, perché stai incorporando i costi della parte finale». Il nodo centrale, per Milwaukee, sarà capire quale tipo di contropartita rispecchi le aspettative del giocatore: se Antetokounmpo sarà disposto a trasferirsi in una squadra dotata di molte prime scelte scambiabili oppure se il suo eventuale valore di mercato dovrà basarsi più su giocatori pronti subito. In ogni caso, l’interesse attorno a lui conferma una verità semplice: Giannis rimane uno dei pochi talenti per cui le regole - economiche o strategiche -sembrano valere meno del suo impatto sul parquet.