L’Urania Milano e le occasioni mancate, come contro Casale Monferrato

07.12.2021 01:03 di  Paolo Corio  Twitter:    vedi letture
L’Urania Milano e le occasioni mancate, come contro Casale Monferrato
© foto di Savino Paolella

Primo ghiaccio sul parabrezza dell’auto all’uscita dal Palalido. Dopo la sconfitta di mezzo canestro contro Casale Monferrato (67-68), che fa pure imprecare al cielo un tifoso in piazza Stuparich, pensieri inevitabilmente a freddo mentre aspettiamo che il riscaldamento faccia il suo lavoro: quest’Urania Milano è meno attrezzata di quella della passata stagione in A2? Sì, senza dubbio, ma dopo il Covid tanto di cappello per aver retto il colpo e averla messa in piedi così com’è. Quest’Urania è meno determinata di quella dell’anno scorso e di quel Campionato 2019-2020 troncato a metà dal virus? No, per nulla: coach Davide Villa non lo permetterebbe mai.

E allora, prima di mettere la retro e tornare a casa, cos’è che proprio non ci convince? Che quell’Urania, quella che la scorsa stagione ha fatto addirittura i playoff dopo esser partita per salvarsi, certe rimonte le chiudeva, certe occasioni non mancava di coglierle. Questa, invece, fa l’esatto opposto: va sotto (come nel 31-42 dell’intervallo contro Monferrato), reagisce con una difesa tosta che supplisce alle carenze di un attacco mai brillante (a dispetto dei 16 punti di Montano e dei 14 di Nikolic), rimette la testa avanti fino al 67-66 con due liberi di Bossi a 1’ dalla sirena e poi, dopo aver assaporato il dolce della vittoria, si sgonfia come la meno riuscita delle torte. Con sempre lo stesso protagonista, ma in negativo: perché a 33” dalla fine è sempre Bossi a lasciare sul ferro due liberi decisivi e, dopo l’ultimo canestro in penetrazione di Formenti (uno fatto in acciaio Inox se consideri il rapporto età/tenuta fisica nel match), con 17” abbondanti da giocare è ancora il play milanese a infilarsi a testa bassa nel colorato per uscirne con una conclusione ad alto tasso d’errore. Che infatti sbatte sul ferro e consegna i due punti agli ospiti…

Tutta colpa di Bossi, allora? Al caldo del Palalido abbiamo pensato di sì, per quel gettarsi là in mezzo senza nemmeno contemplare l’ipotesi di un passaggio sul perimetro. All’esterno, con la mente resa forzatamente fredda dalla temperatura, siamo anche propensi a rivedere il tutto: perché di compagni davvero smarcati non ce n’erano e perché non bisogna essere un fine psicologo per leggere la volontà del giocatore di origine triestina (comunque autore di una partita da 14 punti, 4 assist e 6 rimbalzi) di cancellare quel doppio errore dalla lunetta con una penetrazione vincente. Piuttosto, dal punto di vista tattico, ci frulla in testa un dubbio: per quanto in serata non esaltante (6 punti, con 1/10 dal campo), perché rinunciare a Thomas anche dopo l’ultimo time out, chiamato proprio per impostare l’azione del tutto o niente?

Ma il calendario porta inevitabilmente a cancellare le domande del passato prossimo per guardare al futuro imminente: sabato sera, sempre al Palalido (ore 20.30), arriva niente meno che Udine. A dispetto del periodo natalizio, difficile che la squadra di coach Boniciolli voglia regalare occasioni… Nel caso, l’invito è però di imparare a coglierle come sapeva fare quell’altra Urania, in cui peraltro già c’erano Bossi, Montano e capitan Piunti. Se c’è qualcuno che può rivelare il segreto agli altri, sono loro. E coach Villa, ovviamente. (Paolo Corio)