Warriors in rimonta: Curry e Butler piegano i Suns dopo un avvio shock
Reduce dalla vittoria ottenuta proprio contro Golden State due giorni prima, Phoenix parte a razzo: Dillon Brooks segna i suoi primi cinque tiri, Devin Booker aggiunge 11 punti e i Suns volano sul 44-32 grazie a un impressionante 70% dal campo. I Warriors sembrano in difficoltà, e la situazione peggiora quando due tecnici consecutivi costringono Draymond Green a lasciare il parquet a inizio secondo quarto. Paradossalmente, però, l’assenza del loro leader emotivo risveglia Golden State sul piano difensivo: Phoenix perde ritmo e precisione, mentre i Warriors si rifanno sotto con i 9 punti di Will Richard e i 9 di Stephen Curry. Nonostante 12 palle perse, gli uomini di Steve Kerr risalgono fino al 67-64 all’intervallo.
Il rientro dagli spogliatoi conferma il cambio di inerzia: la difesa dei Warriors sale ancora di livello e i Suns chiudono il terzo periodo con un misero 5/21 al tiro. È il momento in cui Jimmy Butler decide di prendersi la scena, attaccando il ferro con continuità e trovando punti pesanti. Richard continua a colpire dall’arco e Golden State mette la testa avanti sul 93-87. L’onda lunga prosegue: Curry e Gui Santos infilano due triple che spingono il vantaggio fino al 103-92. Phoenix prova a reagire con Booker e Collin Gillespie, ma la sensazione è che i Warriors abbiano ormai trovato ritmo e fiducia.
Come nel match precedente, Booker prova a caricarsi i Suns sulle spalle: due sue giocate riportano Phoenix a -2 sul 112-110, con Jordan Goodwin che aggiunge un altro canestro pesante. Ma ogni volta che i Suns sembrano poter completare la rimonta, arriva la risposta del due volte MVP: Stephen Curry punisce da tre, in penetrazione, dalla media, chiudendo ogni spiraglio e blindando il successo dei Warriors. Una vittoria di carattere per Golden State, che reagisce all’espulsione di Green, limita l’attacco dei Suns nella ripresa e trova in Butler e Curry i due protagonisti decisivi per evitare la quarta sconfitta consecutiva.