LeBron troppo solo: Kawhi Leonard e James Harden travolgono i Lakers

All’Intuit Dome, i Clippers di Tyronn Lue spezzano una striscia di una sola vittoria nelle ultime undici partite dominando il derby contro i Lakers
LeBron troppo solo: Kawhi Leonard e James Harden travolgono i Lakers
© foto di nba.com

I Clippers tornano a casa per il secondo capitolo stagionale del derby di Los Angeles con un obiettivo chiaro: ritrovare fiducia dopo aver vinto solo una delle ultime undici gare. La risposta arriva subito da James Harden (21 punti, 4 rimbalzi, 10 assist), che apre il tabellino e mette i padroni di casa sui binari giusti. In avvio i ragazzi di Tyronn Lue piazzano un secco 9-0, mentre per i Lakers la serata inizia in salita: gli uomini di JJ Redick sbagliano i primi sette tiri del match e restano a secco per quattro minuti, finché una tripla di LeBron James (36 punti con 15/28 al tiro) li sblocca. Il respiro dura poco, perché Harden replica immediatamente dall’arco per il 12-3 Clippers, rimettendo subito distanza tra le due squadre. Nonostante l’accelerata del suo leader, Los Angeles versione gialloviola non riesce a riavvicinarsi davvero: la tripla di Nicolas Batum (3 punti, 4 rimbalzi in 20 minuti) appena entrato dalla panchina costringe Redick al time-out, ma l’interruzione non cambia l’inerzia. Al rientro, persino un tentativo da tre di Dalton Knecht si trasforma in un sonoro airball, simbolo di un inizio da incubo per l’attacco Lakers.

Dall’altra parte del campo, i Clippers continuano a costruire certezze. Ivica Zubac firma un 2+1 che sembra poter aprire una serata dominante anche per lui, ma il suo match si interrompe bruscamente: su un floater, il centro croato ricade sul piede di LeBron James, la caviglia si gira e Zubac è costretto a lasciare il parquet senza più rientrare. Nonostante questa tegola, i padroni di casa chiudono il primo quarto avanti 28-15, capitalizzando al massimo le difficoltà offensive dei gialloviola. L’inizio del secondo periodo conferma il trend: i Clippers continuano a colpire dall’arco, mentre i Lakers non riescono a trovare ritmo. Brook Lopez apre il quarto con due triple, ma è soprattutto Kawhi Leonard (32 punti, 12 rimbalzi, 3 recuperi) a prendersi la scena: nel solo secondo quarto il numero 2 degli Inglewood Clippers piazza tre canestri pesanti e raggiunge i 15 punti personali prima dell’intervallo. Sulla sua scia, i padroni di casa allungano fino al 54-39 con cui si va negli spogliatoi, un margine che fotografa alla perfezione la differenza di energia e precisione tra le due squadre.

La ripresa si apre con una notizia negativa per i Lakers: la seconda metà di gara inizia senza Luka Doncic, colpito alla gamba nel primo tempo e costretto a cedere il posto, e con un reparto esterni già privo di Austin Reaves. In questo contesto di emergenza, LeBron prova a caricarsi l’attacco sulle spalle per provare a riaccendere la partita, ma non basta. A metà terzo quarto arrivano due triple consecutive di Kawhi Leonard e John Collins, che spingono i Clippers sul massimo vantaggio sul 71-51, venti punti di margine che sembrano già una sentenza sulla serata dell’Intuit Dome. Eppure, i Lakers una reazione la trovano, soprattutto all’inizio dell’ultimo periodo: sotto di 19 lunghezze, non alzano bandiera bianca. Marcus Smart subisce un flagrant foul di Kobe Sanders su un tentativo da tre punti e converte tutti i liberi; poco dopo LeBron completa un gioco da tre punti e, in un amen, il distacco si riduce fino al 80-73, con i gialloviola tornati a sole sette lunghezze di ritardo.

Nel momento più delicato, i Clippers non si sciolgono. La risposta arriva ancora dall’arco con un’altra tripla di John Collins, mentre James Harden e Kawhi Leonard aggiungono due punti a testa per riportare rapidamente il margine in doppia cifra e ridare ossigeno ai padroni di casa sul 88-73. A due minuti dalla fine LeBron prova l’ultimo assalto con un’altra tripla che riporta i Lakers a -9, ma è troppo tardi: i Clippers controllano il ritmo, non concedono più varchi e chiudono i conti sul 103-88 finale. Per la squadra di Tyronn Lue è una vittoria pesantissima sul piano mentale: il successo nel derby interrompe la serie di cinque sconfitte consecutive, restituisce fiducia all’ambiente e conferma la leadership di Leonard e Harden in un gruppo che aveva urgente bisogno di un segnale forte. Per i Lakers, invece, restano la grande prova di LeBron e la sensazione di aver inseguito la partita fin dalla palla a due, pagando a caro prezzo la partenza disastrosa e le percentuali da dimenticare.