Celtics senza Jaylen Brown, ma Payton Pritchard incanta e piega i Raptors
Nonostante l’assenza di Jaylen Brown, bloccato dalla malattia, i Celtics firmano la miglior partenza possibile sul parquet dei Raptors. Boston costruisce il primo strappo a cavallo del primo quarto con un devastante parziale di 16-0, che porta gli ospiti sul 32-20 e gela il pubblico canadese.
Toronto però non crolla: dopo aver “sparacchiato” dall’arco nelle prime battute, i Raptors ritrovano ritmo e precisione da tre punti, si rimettono in scia e addirittura ribaltano l’inerzia prima dell’intervallo con un contro-break di 23-8 che vale il 51-49 alla pausa lunga.
Alla sirena di metà gara nessuno spicca in modo netto tra i C’s, mentre sono Brandon Ingram e Sandro Mamukelashvili a prendersi la scena lato Raptors, caricando sulle proprie spalle l’attacco canadese. Boston fa più fatica a contenere la continuità del duo Ingram/Mamukelashvili e la pioggia di triple di Toronto, che sembra aver trovato un filo logico nel suo gioco perimetrale dopo un avvio molto disordinato. Il match resta così in bilico, con i Celtics che non riescono a capitalizzare il buon impatto collettivo e i Raptors che sfruttano ogni esitazione per restare davanti nel punteggio e nelle sensazioni.
Per cambiare la trama serviva un protagonista diverso, e arriva dalla panchina: il “risveglio” di Payton Pritchard. In difficoltà nelle ultime uscite, il play ritrova fiducia, ritmo e soprattutto mano calda, firmando il sorpasso Boston sull' 83-80 e ridando ossigeno all’attacco ospite. Mentre Derrick White e Anfernee Simons contribuiscono a sprazzi, è la second unit di Joe Mazzulla a salire di tono: Luka Garza e Hugo Gonzalez chiudono entrambi in doppia-doppia, dominando a rimbalzo, con Neemias Queta prezioso nel tenere alto il livello fisico sotto canestro. Il “Pritchard show” riparte nell’ultimo quarto e, nonostante la resistenza di Ingram e Mamukelashvili, i Raptors si sciolgono davanti al proprio pubblico, finendo sconfitti 112-96.
Pritchard è semplicemente bruciante: il play sfiora la tripla doppia con 33 punti, 10 assist e 8 rimbalzi, firmando la prova più completa della sua stagione. Dall’altra parte, la coppia Ingram/Mamukelashvili chiude a quota 48 punti combinati, ma paga l’assenza di un vero terzo violino: è mancato il miglior Immanuel Quickley (oltre a RJ Barrett), mentre l’attacco Raptors si è spesso ridotto a una lunga serie di triple, più per mancanza di alternative che per scelta, dando la sensazione di un gioco offensivo fin troppo prevedibile e stereotipato nei momenti chiave.
Quel che cambia in classifica: Celtics sul podio dell’Est
Il successo in casa Raptors non è solo una vittoria di prestigio, ma pesa tantissimo nella corsa all’Est. Boston ha vinto 12 delle ultime 16 partite e adesso scavalca proprio Toronto in classifica, issandosi sul podio dietro a Pistons e Knicks nel Top 3 della Eastern Conference. Oltre all’exploit di Pritchard, resta l’impronta dei role player: Queta, Garza e Gonzalez hanno indirizzato la sfida sotto i tabelloni con un netto 55-37 a rimbalzo e un dominio nel pitturato da 54-32. Una partita complessivamente controllata dai “Mazzulla Boys”, macchiata solo dal blackout del secondo quarto, ma che conferma profondità, durezza mentale e ambizioni da alta classifica dei Celtics.