Stipcevic: "Sono ancora molto affamato e disponibile a mettermi in gioco"

Dinamo Sassari
Dinamo Sassari
© foto di Dinamo Sassari

Pianetabasket ha avuto il grande onore di intervistare Rok Stipcevic che la passata stagione ha militato nelle fila della Fortitudo Bologna. L'esterno croato vanta 6 stagioni in Italia e nel suo palmares ben 2 Coppe di Croazia, 2 Campionati Croati oltre che una Coppa di Lituania conquistata due stagioni fa con una prova da protagonista contro lo Zalgiris Kaunas con 4 triple consecutive nel momento topico.

Ciao Rok, come hai passato questa quarantena e come stai passando la preparazione estiva?

Abbastanza presto ho iniziato ad avere il presagio che la stagione sarebbe finita per cui ho deciso di fare un piccolo investimento su me stesso dal punto di vista fisico/tecnico. Durante la stagione è difficile lavorare approfonditamente su tutti gli aspetti legati al basket e non cosi’ mi sono affidato, come faccio ogni anno, a due preparatori uno che mi cura l’aspetto tecnico della pallacanestro dove miglioro i fondamentali e uno l’aspetto fisico come prevenzione e lavoro esplosivo. Mi alleno tutti giorni, dalle 6:30 di mattina fino alle 9. Mi piace svegliarmi presto e tenermi in forma cosi’ da iniziare la giornata carico.

Quanto ti è dispiaciuto non poter terminare la stagione con la maglia della Fortitudo?

Mi dispiace davvero tanto perché stavamo facendo bene. Eravamo sesti prima dello stop e nessuno si aspettava potessimo fare cosi’ bene. Secondo me non siamo riusciti a mostrare tutto il nostro potenziale. Siamo stati un gruppo di livello dove ognuno lavorava duro per la squadra anche nelle piccole cose. A me dispiace perché avevamo la possibilità di sorprendere tutti.

Come è vivere il basket in prima persona soprattutto in una città dove si respira la rivalità cittadina come a Basket City?

Ricorderò per tutta la vita l’onore di giocare con la maglia della Fortitudo Bologna. Da quello che ho vissuto è una sensazione speciale, la rivalità è pazzesca e si sente tra le strade di Bologna. Quando vai in giro in città, ognuno ti conosce e i tifosi cercano sempre di parlare di pallacanestro a tutte le ore. Per me è stato un sogno che si avvera, sono uno a cui piace parlare di pallacanestro e che da’ l’anima per la sua squadra. Voglio bene alla Fortitudo e tifo per loro.

Quali credi sarebbe stati i traguardi che la Fortitudo avrebbe raggiunto?

Playoff, semifinale. Avremmo raggiunto quell’obiettivo sicuramente. Poi non ci saremmo fermati li’ perché conoscendo i ragazzi e me stesso avremmo potuto fare anche molto di più. Ognuno di noi si sacrificava per la squadra, ci siamo trovati bene e avevamo la giusta esperienza per affrontare il campionato italiano. Eravamo un gruppo molto affiatato si era creata la giusta alchimia grazie anche alla guida di Antimo.

Quale sono le tue aspettative future?Cosa cerchi nella tua prossima esperienza?

Come ogni anno mi piacerebbe trovare una società che ha le idee giuste per fare bene. Mi piacerebbe rimanere in Italia visto che sono 6 anni che sono qui ed è ormai la mia seconda casa. Sono ancora molto affamato e disponibile a mettermi in gioco per la squadra. Voglio dimostrare il mio valore. Mi sento bene fisicamente e ho tanta voglia di tornare a giocare.