L'avv.Gianluigi Porelli... pochissimi errori, tanti successi dal 1968 al 1989

(Giovanni Venuto*) - Molti giovani dirigenti e allenatori non hanno conosciuto il grande Presidente Gian Luigi PORELLI deus ex macchina della Virtus Bologna. Una breve scheda tratta da Wikipedia Gianluigi Porelli (Mantova, 10 giugno 1930 – Bologna, 4 settembre 2009) è stato un dirigente sportivo italiano. È stato uno degli uomini che più ha contribuito allo sviluppo e alla diffusione della pallacanestro in Italia. Tra i fondatori della Lega Basket e dell'ULEB, il suo nome è legato indissolubilmente a quello della Virtus Pallacanestro Bologna, di cui è stato presidente dal 1968 al 1989, e di cui era, al momento della morte, presidente onorario. Nel 2007 è stato inserito nella Italia Basket Hall of Fame[1].
Per avere piu’ notizie su questo personaggio che molto ha dato alla Pallacanestro Bolognese e a quella Italiana si dovrebbe scrivere un libro; io mi limitero’ ha riportare alcune idee e fatti concreti realizzati da questo dirigente. La Virtus Bologna fu una delle prime societa’ italiane a dotarsi di una Foresteria, dove far vivere i giovani talenti reclutati nell’intera penisola, organizzando per loro ogni dettaglio, in funzione di assicurare una crescita non solo tecnica, ma anche scolastica e di comportamento; altrimenti i genitori dei giovani cestisti non avrebbero affidato i loro figli, senza le dovute garanzie. Il vivaio della Virtus, grazie anche a ottimi istruttori ed allenatori, riusci’ a formare autentici Campioni, che negli anni fecero vincere tanto, facendo di BOLOGNA una delle societa’ piu’ forti a livello Nazionale ed anche Europeo. Un’altra caratteristica importante di PORELLI era quella di programmare ogni stagione agonistica futura, gia’ nel corso del girone di ritorno di quella in corso. Per fare un esempio calzante, se la squadra avesse denotato anche un solo giocatore fuori ruolo o poco inserito nel sistema VIRTUS, allora la sostituzione veniva effettuata immediatamente, senza attendere tempo e nel contempo in accordo con lo staff tecnico venivano fatti gli opportuni cambiamenti. Sembrerebbe una cosa logica e comune anche alle altre squadre, ma cosi’ non era, perche’ i cambi in corso di campionato erano rarissimi, visto che la squadra comunque era sempre tra le piu’ forti. Il genio dell’avv. Porelli era quello di individuare dove e come potesse ripresentarsi alla nuova stagione agonistica con cio’ che era mancato nella precedente, e se non ricordo male non avvenivano piu’ di una o due sostituzioni nell’organico della precedente, perche’ rifare ogni anno l’intero quintetto avrebbe significato di ammettere l’incompetenza e l’approssimazione nella gestione della SOCIETA’. Devo anche ricordare che la scelta degli allenatori avveniva dopo aver
ponderato bene ogni aspetto sia tecnico, morale e curriculare di chi dovesse guidare la Virtus, penso che come tanti altri presidenti, ascoltava i pareri dei consiglieri, della stampa e dei tifosi, ma l’ultima parola spettava sempre a lui, che sapeva bene fare il Presidente ed il Manager, seguendo un principio sempre valido e da tener presente, per VINCERE nello SPORT e nella VITA occorre tanta passione, volonta’, lavoro duro e un gruppo di qualificati collaboratori che mettano ogni energia al servizio dell’intera struttura di cui fanno parte, senza dimenticare che alla fine di ogni campionato gli unici responsabili nel bene e nel male, davanti all’opinione pubblica, sono e resteranno sempre : il Presidente e l’Allenatore.
*coach