Pietro Aradori da simbolo ad escluso nella Virtus Bologna

Pietro Aradori da simbolo ad escluso nella Virtus Bologna

Momento difficile nella carriera di Pietro Aradori che mostra di accettare con qualche fatica la scelta della Virtus di passare nel giro di pochi mesi da simbolo della società a escluso, come spiega nell'intervista a Fabrizio Fabbri per Il Corriere dello Sport in edicola oggi.

Trovare un senso. Francamente fatico ancora a darmi una risposta che abbia un senso. Per carità, le scelte sono scelte, ma ci sono modi e tempi. E’ vero, sembra un ricordo perso nel passato quello della vittoria contro Tenerife. Invece ad Anversa, e da capitano, ero il simbolo della Virtus e urlavo insieme con i tifosi una gioia comune. Ricordo tutti i fiumi di parole spesi per la nostra impresa e i complimenti che mi arrivarono. Si vede che poi qualcosa è cambiato…

Futuro. Io ho un contratto con la Virtus fino al giugno del 2021 e non ho alcuna fretta di decidere. Da tante parti leggo che sono vicino a questo o quel club: Pesaro, Brindisi, Brescia, Roma. Ringrazio tutti, però ora non ho alcuna idea riguardo il mio futuro.