LBA - Virtus Bologna, Zanetti "Dobbiamo stare più con i piedi per terra"

LBA - Virtus Bologna, Zanetti "Dobbiamo stare più con i piedi per terra"

Massimo Zanetti è stato bloccato in America - dov'era per motivi di lavoro - dal rientro in Italia per il diffondersi dell'epidemia di Covid-19 nel suo Veneto già da diverse settimane. Giorgio Burreddu l'ha raggiunto telefonicamente per il Corriere dello Sport, ed ecco le sue impressioni sul momento.

Depressione. Sembra una specie di crisi del '29, la grande Depressione. Ma potrebbe anche avere aspetti della ricostruzione del Dopoguerra. Lo capiremo più avanti.

Olimpiadi e tornei. Se finirà tutto in fretta le faranno. Altrimenti le faranno slittare. E si finiranno i tornei di calcio, basket, riprenderanno le corse…

Calcio? No, grazie. Io e Luca (Baraldi) siamo due pallonari, veniamo da lì. Ma avendo investito nella pallacanestro il mio budget l'ho messo lì, non posso aggiungere anche una squadra di calcio. E poi con il Bologna ho chiuso, con il calcio ho già dato, ho salvato la squadra e adesso sono contento abbia un  presidente danaroso che la sostiene.

Rapporto con Djordjevic. Splendido, Sasa è una persona squisita. Sono contento che ci sia lui alla Virtus. Resterà a lungo, questo lo posso garantire.

Virtus. Avevamo fatto tanto per rendere la Virtus competitiva, non avevamo previsto questa situazione, non potevamo prevederla. Quando sarà tutto passato capiremo come muoverci.

Come ripartirà il basket. La situazione era buona. Con la nomina di Gandini a presidente di Lega, un sacco di miglioramenti all'orizzonte. La collaborazione con Petrucci. Un ambiente foriero di buoni cambiamenti. Ma adesso dobbiamo aspettare prima di rimetterci in corsa.

Sport senza pubblico. Non esiste, non c'è. Lo sportivo che lo fa di professione lo fa perché gli piace la gente, ha il bisogno fisico del pubblico. Ho visto le ultime partite con gli spalti vuoti, una malinconia. No, forse giusto qualche partita, se necessario, ma non esiste.

Cosa dobbiamo imparare dal virus. Molte cose. Una: non servono i soldi, la globalizzazione, i social; gli uomini si erano convonti di poter battere tutto. Una malattia ci ha fatto tornare al medioevo. Dobbiamo stare più coi piedi per terra, questo dobbiamo fare.