Under 15 Maschile, Varese Academy Conforama vince lo scudetto

Fonte: FIP
Under 15 Maschile, Varese Academy Conforama vince lo scudetto

Varese Academy Conforama Italia vince il Trofeo “Claudio Papini” Finale Nazionale U15 Eccellenza superando in Finale Ci.Erre Ufficio Cantù 62-45. E’ stata una finale intensa, alla pari per due quarti. Varese ha, poi, spinto sull’accelleratore dopo l’intervallo, è diventata padrona sotto le plance dove il 2.11 Ewanke Ronny Brad, di origini camerunensi, ha dominato (30 rimbalzi di cui 5 offensivi, e 22 punti) trasformando i rimbalzi difensivi in micidiali contropiedi con cui i compagni di squadra Federico Bottelli (14 punti) e Stefano Realini (13 punti) hanno progressivamente concretizzato il distacco e la vittoria, nonostante il grande impegno dei ragazzi di Cantù. Il Terzo posto va alla Virtus Emilbanca Bologna che ha battuto Stella Azzurra Roma 65-60. All’Academy Varese sono giunte le congratulazioni del presidente FIP Giovanni Petrucci.

Quintetto ideale
Riccardo Polai (Virtus Emilbanca Bologna)
Matteo Molteni (Ci.Erre Ufficio Cantù)
Ronny Ewanke (Varese Academy Conforama Italia)
Ricards Aizpurs (Stella Azzurra Roma)
Federico Bottelli (Ci.Erre Ufficio Cantù)

Miglior allenatore
Federico Castoldi (Ci.Erre Ufficio Cantù)

Il racconto delle gare (Testi: Luciano Rapa e Vincenzo Ciccone (interviste) Foto: Federica Carducci)

Varese Academy Conforama Italia-Ci. Erre Ufficio Cantù 62-45
Varese Academy Basketbal è la squadra vincitrice delle Finali Nazionali Under 15. In una degnissima finale di una splendida rassegna a 16 squadre, che per una settimana ha trasformato Pescara nella capitale tricolore della pallacanestro, la squadra di coach Andrea Gardini ha battuto un mai domo Ci.Erre Ufficio Cantù per 62-45 e si è laureato Campione d’Italia.

In un PalaElettra rovente di passione e con tanto pubblico sugli spalti le due contendenti allo Scudetto si sono date battaglia sin dalla palla a due. Il primo canestro della Finale è del canturino Ghiradi, che attacca il ferro in splendida virata. Entrambe le squadre sono molto ordinate, perfettamente orchestrate dai rispettivi playmaker, ed eseguono lo spartito tattico disegnato dalle panchine in un avvio di sfida avvincente e piacevole. Cantù punta più sulle penetrazioni centrali degli esterni, ma non disdegna i piazzati quando ne ha la possibilità; Varese dal canto suo cerca di innescare con continuità i due realizzatori principali, Ewanke e Bottelli pur coinvolgendo nello sviluppo dell’azione altri interpreti che sanno anche farsi trovare pronti alla conclusione quando sono chiamati in causa. La partita si accende subito, con Bandirali a rendere durissima la vita ad Ewanke sotto canestro ma con Realini a firmare dall’arco il primo allungo biancorosso sul +6. E proprio con questo distacco si sono chiusi i primi 10 minuti, sul 12-18. Cantù riprende la contesa in modo più aggressivo e concentrato, ma viene punito ad ogni minima sbavatura da un Varese sempre sul pezzo, che si appoggia tanto su Ewanke ma che trova risposte assai confortanti anche negli altri ragazzi. Il distacco resta così immutato fino a 75” dalla sirena, quando due azioni sviluppate grazie al fosforo di Molteni consentono alla squadra di coach Federico Castoldi di riportarsi sul -2, ma i due sigilli finali ai liberi di Ewanke inchiodano il progressivo di metà partita sul 29-25 per i ragazzi di coach Andrea Gardini. Ed è lo stesso numero 2 di Varese a muovere per primo la retina nel secondo tempo e a strappare convinti applausi per l’ennesima stoppata di questa sua settimana dannunziana. Il vantaggio, che prima si era stabilmente attestato nell’ordine dei 6 punti, dopo 5’39” arriva in doppia cifra, nonostante la verve dei canturini e la grande intensità messa sul parquet da Zimonjic e compagni. Volpe dall’arco dà il via al nuovo strappo varesino, che porta le distanze tra le due squadre a 18 lunghezze. Cantù prova a ricucire dall’arco, ma le percentuali non sono quelle dei momenti migliori e si porta all’ultimo quarto rincorrendo l’avversario sul 30-48. Il cronometro diventa adesso un prezioso alleato per la squadra in fuga ed il principale avversario per quella chiamata ad inseguire. Varese con raziocinio gestisce i ritmi quasi a suo piacimento, nonostante lo strenuo sforzo volitivo degli avversari che iniziano ad avere un po’ il fiato corto. La partita sembra così incanalarsi in una direzione ben precisa, con la schiacciata di Ewanke che sembra quasi un segno del destino a mantenere il +18 a metà frazione. Nonostante il distacco Cantù non si risparmia, ma alla sirena vede svanire il sogno di portarsi a casa lo Scudetto. Vince Varese, che si prende il titolo tra gli applausi del PalaElettra ad onorare tutti i protagonisti di questo splendido atto finale.

I coach e non solo
«Felici perché questo è un progetto che mette assieme un gruppo di ragazzi che è con me dai tempi del minibasket. Con loro ho partecipato anche ad un torneo in Abruzzo, a Roseto, e adesso li vedo salire sul tetto d’Italia. E’ una grande soddisfazione».
Bagnato fradicio – e non potrebbe essere diversamente – per il gavettone cui è stato sottoposto da tutto il gruppo squadra, Andrea Gardini ha la faccia di chi, come sempre in questi casi, deve ancora realizzare la grande portata della sua impresa. «Meglio parlarne a mente più lucida – taglia, infatti, corto – ma, ora come ora, posso dire che questa è una gioia enorme».
Una soddisfazione figlia anche di un lavoro di carattere tattico portato avanti, sfruttando sì un big-man come Ewanke, ma lavorando intorno su collaborazioni ed alchimie tattiche notevoli. «Ronny – aggiunge – è il primo altruista ed è una base importante per questo gruppo, che ha elementi in grado ognuno di dare il proprio meglio, come Marco (Franceschet, ndr) che ci mette tanta determinazione così da farsi sentire sul parquet»-
O ancora come Federico Bottelli non tra i dodici in questo match, ma che il tecnico ricorda per i suoi canestri all’interzona. «È una felicità difficile da esprimere», ammette il play.
Così come, in francese, il totem Ewanke (nel miglior quintetto della kermesse) vive «il suo sogno di crescere col basket e di farlo in un grnde paese come l’Italia».

Sull’altro fronte Federico Castoldi, tecnico dei canturini e premiato come migliore allenatore del torneo, fa emergere l’orgoglio di chi «ha combattuto al meglio contro una squadra che ci ha posto di fronte tanta zona con un centro molto fisico a presidiare l’area. Il nostro è un progetto di tutti giovani locali senza scouting fuori dai confini e, con questi elementi, vogliamo proseguire nel nostro cammino».

Virtus Emilbanca Bologna – Stella Azzurra Roma 65-60
E’ la Virtus Emilbanca Bologna a conquistare la medaglia di bronzo alle Finali Nazionali di Pescara. Le V Nere infatti hanno battuto la Stella Azzurra, nella Finale per il terzo e quarto posto con il punteggio di 65-60, dopo un secondo tempo pazzesco. La Virtus infatti aveva chiuso avanti di 20 i primi 30 minuti, ma nell’ultimo periodo la Stella si è resa artefice di una rimonta splendida che le ha fatto sfiorare il clamoroso ribaltone. Dopo l’Inno di Mameli e il minuto di raccoglimento alla memoria del giovane arbitro Andrea Cristofaro, è stato il momento dell’ultima palla a due per le due squadre a queste Finals 2023.
La Stella Azzurra ha proposto oggi lo statuario centro Maduleka in luogo della funambolica guardia Aizpurs, tra i migliori visti all’opera nella rassegna pescarese ma non al meglio della condizione, ed è stato proprio il pivot dei capitolini a mettere a referto i primi 2 punti del match, dopo 2’15” da inizio ostilità. Si è andati a canestro con il contagocce in avvio di gara, tanto che dopo 3’30” il parziale era ancora di 2-2. La Stella non riusciva ad innescare al meglio i suoi lunghi (in campo c’è anche Acciari) mentre la Virtus faticava a mettere in ritmo i suoi esterni: il risultato è stato un primo quarto in totale equilibrio e senza grossi sussulti, mandato inevitabilmente in archivio con il parziale di 9-9. 6 punti di Cievolani in avvio di secondo quarto sono stati il primo, concreto tentativo di break delle V Nere, che la Stella ha provato a stoppare immediatamente grazie a Gallo, che ha gestisto tempi e ritmi del gioco e talvolta si è messo in proprio per far male alla difesa bolognese.
Il distacco si è mantenuto sempre nell’ordine dei 2 possessi, fino a quando la squadra coach Matteo Grazi, riuscendo a trovare sempre protagonisti diversi (ad esempio Berlati e Dalpane) a trascinare il quintetto, si è accesa d’improvviso riuscendo scappare sul +11 con meno di 2 minuti da completare prima dell’intervallo. Fino al riposo, tuttavia, si è registrato solo un canestro da sotto Maduleka e dunque il secondo periodo si è chiuso con la Virtus avanti 34-25. Al rientro in campo i ritmi sono stati più alti. Bologna si è portata immediatamente avanti di 12 lunghezze, perché Roma ha avuto una gestione approssimativa dei primi possessi e i felsinei ne hanno approfittano senza fare sconti. La luce è sembrata spegnersi definitivamente in casa Stella dopo 4’37”, quando il gap ha raggiunto i 20 punti ad indirizzare la contesa dalla parte di una Virtus che ha fissato il massimo vantaggio in 22 lunghezze. Coach Stefano Agostinello ha così provato a scuotere i suoi, riuscendo solo ad ottenere uno svantaggio limato appena di 2 punti. Il progressivo del terzo quarto è stato infatti di 58-38 dopo un parziale da 24-13 pro Virtus. L’ultimo quarto ha regalato un buon basket, tante emozioni e uno splendido tentativo di clamorosa rimonta. La Stella le ha provate tutte e dopo metà parziale è riuscita a tornare sul -5, sciupando poi 2 possessi consecutivi per tornare ad un solo canestro di di distanza. Quando poi l’indomito Gallo in penetrazione ha trovato i 2 punti che hanno riportato definitivamente sotto Roma, Bologna – che nei primi 8’30” aveva siglato appena 3 punti – ha trovato Cievolani come protagonista. E’ stato lui infatti a spezzare la furia capitolina con un 1/ 2 dalla lunetta e una tripla che ha ricacciato lontano una Stella Azzurra che ha onorato sino alla sirena la gara e la competizione, gettando in campo ogni stilla di sudore ed energia e pressando a tutto campo per buona parte del periodo.

I Coach e non solo
«La pizza». È lo ‘sgarro’ gastronomico che coach Matteo Grazi, tecnico della Virtus Bologna, concederà ai suoi per il terzo posto ai Tricolori under 15 di Pescara. In un gruppo di ragazzi presi ad undici anni e di cui è stato guida in un quadriennio che ha avuto in sé anche le restrizioni imposte dalla pandemia il trainer delle V Nere ricorda come ha detto ai suoi sin dall’inizio che questo simbolo «è un onore ed un onere al tempo stesso in considerazione di quello che è il nostro blasone».

Poi, tornando al match, afferma: «Il basket giovanile è questo, anche un ampio vantaggio può essere ripreso, solo che sarebbe stata una beffa venir superati nuovamente sulla sirena un’altra volta. Il bilancio di questa stagione? Senz’altro molto positivo». Livio Berlingeri, tra gli elementi in grado di dare la svolta al match nel secondo quarto, aggiunge: «È stata una contesa molto intensa ed abbiamo fatto di tutto per portare a casa il successo. Siamo felici di quanto fatto».

Sull’altro fronte, Stefano Agostinello, coach della Stella Azzurra Roma, si trova necessariamente a spiegare «un match nato male già dal mattino. La sconfitta contro Varese di ieri ha avuto i suoi strascichi a livello emotivo, anche se i ragazzi sono stati bravi a cercare di risalire la china dal meno venti. Per noi è un’altra annata di crescita, un punto di partenza in vista della prossima stagione».

Virtus Emilbanca Bologna-Stella Azzurra Roma 65-60 (9-9, 34-25; 58-38, per Quarti 9-9, 25-16, 24-13, 7-22)
Virtus Emilbanca Bologna: Berlati 7 (2/3, 1/1), Berlingeri* 5 (1/5, 1/2), Dal Pane 8 (0/3, 2/5), Dovesi* 6 (3/4), Magagnali, Manico ne, Cievolani* 18 (2/3, 4/13), Palai* 11 (5/13, 0/5), Panucci 8 (4/6, 0/1), Pozzetti ne, Radighieri, Venturi* 2 (1/2, 0/2). All.: Grazi.
Stella Azzurra Roma: Kumbu* 16 (6/9), Bosco 6 (0/1, 2/4), Gallo* 25 (10/23, 0/3), Facciorusso Chr.* 2 (1/4), Facciorusso Al. (0/2), Alba, Clement* (0/2, 0/1), Guglialmone Dalai 2 (1/1), Sciamanna ne, Amoroso, Bernardini (0/1), Acciari* 9 (2/9). All.: Agostinello.
Arbitri: Sandi Tadic (Trento) e Marcello Gerardo Del Gaudio (Napoli).
NOTE: osservato un minuto di raccoglimento in memoria di Andrea Cristofaro. Uscito per cinque falli Berlingieri (Bologna).