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- Alla scoperta di talenti dalla G-League americana

14.12.2022 00:00 di  Lorenzo Belli   vedi letture
Fonte: Italian Basketball Scouting
MERCATO - Alla scoperta di talenti dalla G-League americana

La recente firma da parte di RJ Nembhard da parte di Reggio Emilia riaccende l’interesse verso la G-League, fucina di giocatori interessanti e che di fronte ad una adeguata offerta sono disposti a rimandare il sogno -spesso troppo ambizioso- di trovar spazio in NBA. Come già fatto scovando nel sommerso del basket europeo andiamo a vedere cosa può offrire di interessante la lega di sviluppo americana con un ipotetico quintetto e due opzioni bonus

Marcus Zegarowski (P - 1998 - Windy City Bulls - 3.5 punti, 1.7 rimbalzi, 1.3 assist) Terminato il 2way contract con Brooklyn si è trovato a giocare per la squadra di sviluppo di Chicago. Può piacere molto a chi vuole un playmaker vecchio stampo che pensa a mettere prima di tutto in condizione i compagni di fare canestro; leadership e un tiro da lontano che può far male (42% nel triennio a Creighton) ma con atletismo e fisicità non eccelsi

Tyler Hall (G/A - 1997 - Texas Legends  - 13.9 punti, 3.5 rimbalzi, 2.1 assist) Tiratore d’élite che è giunto al quarto anno in G-League, sarebbe ora di vederlo da questa parte dell’Atlantico dove la combinazione di fisico e tiro potrebbe renderlo un elemento di prima fascia. Non ha molte altre capacità da evidenziare ma l’abilità nel muoversi senza palla e il 44% da oltre l’arco su oltre 8 tentativi a gara sono un bel biglietto da visita

Manny Camper (A - 1999 - Gran Rapids Gold - 4.9 punti, 3.9 rimbalzi, 1.6 assist) Tuttofare che può tornare utile in ogni occasione, non un grande attaccante ma il glue guy che piace a molti coach: valido difensore, sempre pronto ad aiutare a rimbalzo e bravo ad occupare gli spazi in fase offensiva. Tasto dolente, ha perso fiducia nel tiro da oltre l’arco tanto che ora lo prova sporadicamente e senza alcuna fortuna (0/8 in stagione) 

Matthew Hurt (A/C - 2000 - Memphis Hustle - 12.6 punti, 3.7 rimbalzi, 1 stoppata) Reduce da un grave infortunio che gli ha fatto perdere parecchia considerazione nel mondo NBA, l’ex allievo di coach K ha un potenziale che in Europa potrebbe garantirgli piazze importanti. Mano educata, ampio range di tiro ed intelligenza cestistica sopraffina; non è una gran presenza a rimbalzo ma compensa con il fisico e può ripagare la fiducia con la sua classe in fase offensiva

Nate Roberts (C - 1999 - Wisconsin Herd - 5.3 punti, 7 rimbalzi) Se occorre un gladiatore sotto il ferro ecco il profilo giusto, piuttosto limitato in fase offensiva dove può far male solo nei pressi del canestro ma in difesa e a rimbalzo la sua presenza è tangibile e scoraggia gli avversari ad avventurarsi con troppa serenità in area pitturata. Difetto da non sottovalutare, la gestione dei falli non sempre ottimale data la sua irruenza 

Per chi ha la possibilità di investire qualche dollaro in più c’è l’opzione di JALEN CRUTCHER che ha tutto per diventare un giocatore di prima fascia nel Vecchio Continente o il progetto EJ ONU un 211 cm con un potenziale tutto da scoprire, come molti altri giocatori che puoi trovare su Italian Basketball Scouting