Supercoppa LBA | Tre cattivi errori arbitrali da non dimenticare in Olimpia-Virtus

Supercoppa LBA | Tre cattivi errori arbitrali da non dimenticare in Olimpia-Virtus

L'onda lunga dei cattivi arbitraggi visti in Eurobasket 2022 è arrivata fino in Italia, dove la prima gara che vedeva di fronte le due formazioni unanimemente riconosciute fisicamente e tecnicamente più dotate del campionato italiano ha evidenziato alcuni errori di fischio della terna arbitrale sui quali non si può passare sopra, a prescindere dal fatto che possano aver "aiutato" l'Olimpia piuttosto che la Virtus. Anche in virtù delle polemiche che ci hanno accompagnato nel finale della stagione scorsa.

Alla fine del terzo quarto, con 4" da giocare, Billy Baron si alza per tirare dall'angolo ma Nico Mannion gli sporca nettamente la palla facendogliela volare via dalle mani. Non è fallo - come chiunque abbia rivisto il replay può testimoniare - ma viene fischiato. L'autore del fischio va al video ma solo per determinare se i liberi sono due o tre, valutando la posizione dei piedi dell'americano e lì si accorge di aver toppato.

Nell'ultimo quarto è Mannion con 1'44" alla sirena, a tirare e stavolta viene fischiato un fallo a Devon Hall che, sempre rivisto in televisione, non ha proprio toccato il giocatore di Bologna. Classico fallo di compensazione, se pensiamo che per molti minuti degli ultimi 10' Mannion era stato in panchina. Il fallo, guarda caso, è chiamato dallo stesso arbitro di prima... Ma il danno più grosso l'ha avuto il giocatore milanese, al quarto fallo personale: dopo essere stato l'anima del recupero dell'Olimpia uscirà a 3" dalla sirena con il quinto.

Terzo errore clamoroso la concessione di tre tiri liberi a Billy Baron a 2": sono chiaramente due, dal momento che il fallo di Mickey è avvenuto prima del movimento di tiro. Bastava rivederlo all'instant replay. Il tecnico a Scariolo - che aveva tutte le ragioni per protestare ma che così facendo stava condannando la sua squadra a una sconfitta incredibile - e il 3/4 di Baron in lunetta ci hanno regalato cinque minuti di spettacolo supplementare dove ha vinto chi li ha intepretati meglio, indubbiamente. Ma errori così non sono tollerabili a prescindere dalle squadre e dal blasone.

Un appunto particolare al fallo tecnico fischiato a Ettore Messina con 57 secondi alla sirena dell'ultimo quarto. Nel momento del fischio non ci sono arbitri accanto a lui, che è alle spalle di Pajola in palleggio. La sensazione, ma potrebbero confermarla solo Fioretti e l'arbitro, è che Messina abbia detto qualcosa al play della Virtus per distrarlo ma, ripetiamo, è solo una suggestione che ci dà la ripresa televisiva dall'alto, possibile la sanzione perché teneva i piedi in campo sempre disturbando l'azione del giocatore. Quello che il coach dell'Olimpia non sa, e lo scoprirà probabilmente solo se l'ufficio stampa gli porterà in lettura questo articolo, è che è stato mortificato dal susseguente primo piano televisivo in cui, sedendosi in panchina, esplode in un "Vaffa..." a tubo catodico pieno, come si diceva una volta. Noblesse oblige.