Sponsor e scommesse, una nuova opportunità in arrivo anche per il basket

24.03.2022 11:09 di Iacopo De Santis Twitter:    vedi letture
Sponsor e scommesse, una nuova opportunità in arrivo anche per il basket
© foto di Savino Paolella

Il tema delle scommesse sportive e delle pubblicità ad esse legate è stato nuovamente affrontato negli ultimi giorni. Come riportato da Giorgio Marota sul Corriere dello Sport, il presidente della FIGC Gravina ne ha parlato recentemente, affermando che "le scommesse pesano tantissimo sul sistema Paese. Cosa si può fare per il calcio? Basta togliere un po' di ipocrisia dai discorsi e capire qual è la realtà del mondo del betting, che produce 16 miliardi di scommesse".

"Per Gravina è un "diritto d'autore" da garantire", di fatto ciò di cui anche il presidente della LegaBasket Umberto Gandini ha parlato in occasione della conferenza stampa di fine Coppa Italia a Pesaro oltre un mese fa. "Stiamo lavorando seriamente con Gabriele Gravina. Abbiamo problemi simili ma dimensioni diversi. Ma cosa che ci accomuna con lui è il discorso che sta portando avanti la Federcalcio su un fondo generato dal mercato delle scommesse sportive (circa 13mld all'anno). La richiesta congiunta è quella di istituire un 1% a favore dello sport professionistico. Riteniamo che una piccola parte di questi fondi che ci auguriamo verranno restituiti andranno a chi è oggetto di scommessa", disse il presidente Gandini.

Da una parte c'è quindi una volontà di istituire un fondo su base percentuale, dall'altra l'ipotesi di sospendere il decreto dignità, che dal 2018 ha posto divieto alle pubblicità legate alle scommesse sportive. "Ritengo che il mondo dello sport, in particolare il calcio, richieda interventi immediati anche a livello normativo e non ristori a pioggia", ha detto Valentina Vezzali, sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio con delega allo sport. "La prossima settimana ho convocato un tavolo istituzionale che ho messo insieme nell'arco di questo mese, dopo essermi interfacciata con il presidente della Figc Gravina, a cui parteciperanno Adm, Inps, Mise, Mef e i presidenti delle Commissioni Finanze di Camera e Senato, che vuole affrontare anche la tematica del betting. Abbiamo deciso di intervenire sentendo soggetti istituzionali per riuscire a trovare una sintesi comune che ci possa permettere di dare risposte al mondo dello sport", come riportato da AgiproNews.

Il Decreto Dignità ha allontanato sponsor, ma non ha avuto alcun effetto di riduzione in termini numerici. Nel 2021 le scommesse sportive sulla rete fisica ha avuto un calo del 30,7% (da 2,6 a 1,8 miliardi), mentre l'online un +56,6%, da 8,3 a 13 miliardi di euro. Nel 2017, l'anno precedente all'entrata in vigore del Decreto Dignità, le scommesse nel mondo sportivo ammontavano a 790 milioni di euro. Nel 2020 la cifra è aumentata a 997,7 milioni di euro (dati AgiMeg) per un valore complessivo di pari a 1,578 miliardi di euro, per IGB, contro gli 1,371 miliardi di euro del 2017.

Queste manovre aprirebbero sicuramente scenari in alcuni casa salvavita per diversi club in tutti gli sport. Morale o non, il percorso delle scommesse sportive è andato avanti anche senza sponsorizzazioni dirette. Se è infatti vero che i nomi dei principali bookmakers ha smesso di scomparire, come effetto del Decreto Dignità, dalle maglie di gioco o dai nomi dei club, la realtà è che in qualche modo il Decreto Dignità è stato spesso "dribblato".

Per quanto riguarda il mondo della pallacanestro, all'estero quello delle sponsorizzazioni sportive di siti di scommesse è una realtà ormai più che diffusa. Su tutti la Lituania è certamente protagonista in tal senso, con la presenza di club con diversi name sponsor legati a questo mondo: Uniclab Casino Juventus, Nevezis OptiBET, cBET Jonava, Siauliai-7BET. Lo stesso campionato LKL porta il nome di BETsafe. Ma in tutta Europa gli esempi sono diversi. Anche in Francia il campionato si chiama BETclick Elite a partire dalla stagione 2021/22. 

In Italia l'ultima ad aver avuto un main sponsor legato al mondo delle scommesse sportive è stata Capo d'Orlando, che ha avuto per anni il nome di Betaland al fianco.