Una settimana, due Olimpia Milano: perché l'avvio non è così male

17.10.2025 14:15 di  Iacopo De Santis  Twitter:    vedi letture
Una settimana, due Olimpia Milano: perché l'avvio non è così male
© foto di Ciamillo

L'Olimpia Milano risponde presente, supera il momento più difficile di questa giovane stagione, e si prende una vittoria importante contro lo Zalgiris. E alla fine non va così male: 2 vittorie e 3 sconfitte dopo 5 round, l'anno scorso di questi tempi il record diceva 1-4. E al netto di infortuni - da Nebo a LeDay, a Cancar e Brown - e le prime sfide della stagione: Milano esce con 2 vittorie da 4 trasferte, avendo già giocato in alcuni dei campi più caldi, le due di Belgrado e Kaunas, per esempio, dove comunque tutte devono passare. Nel giro di 48 ore si sono viste due squadre: a Monaco di Baviera una partita tremenda, con il Bayern che ha fatto poco più di niente per vincerla. E il primo quarto contro lo Zalgiris sembrava preludio a un'altra serata del genere. Poi la reazione dell'Olimpia, partita dalla difesa, da un piano partita che funziona sugli esterni dei lituani, con Williams-Goss e Francisco tenuti a bada. E da lì le triple, la fiducia ritrovata, e la crescita dei singoli, la notizia più bella in questa fase di stagione. Anche da Marko Guduric, che chiude la sua partita con una tripla di tabella con tanto di urlo liberatorio, che vale il titolo di MVP della partita due giorni dopo aver registrato un incredibile -6 di valutazione in Germania.

Rinnovata fiducia per il futuro, in attesa di Nate Sestina e qualche notizia dall'infermeria. Con questo Pippo Ricci serve un altro giocatore? La decisione di aggiungere l'americano fa pensare a un Vlatko Cancar lontano dal rientro in campo. "Sta facendo alcuni esami al suo ginocchio, vedremo nelle prossime ore. Un paio di specialisti lo stanno guardando, da parte nostra e anche fuori. Appena avremo qualcosa di specifico, lo comunicheremo", ha detto ieri sera coach Ettore Messina, che per diverse settimane dovrà fare senza Nebo, Brown, LeDay. E a proposito, il problema degli infortuni muscolari sta diventando ingombrante, perché girando gli injury report si vedono altri club con problemi di infermeria ma non legati a questo tipo di problemi. Tutti insieme, per altro. Ora toccherà al recuperato Leonardo Totè, arma - che ha tutto per funzionare - soprattutto per la Serie A in un reparto che già è abbondante. E dove Ousmane Diop si sta facendo trovare pronto quando chiamato in causa, e Bryant Dunston dopo una sofferente trasferta a Monaco ha giocato una partita superlativa da ex in casa dello Zalgiris. Quasi decisivo verrebbe da dire.

Tornando ai singoli e alla vittoria di Kaunas, non si può infine non parlare di Quinn Ellis. Cinque partite in EuroLeague, qualcuna meglio, qualcuna peggio. Quella di ieri è tra le prime: preciso, propositivo, con personalità e mezzi fisici. "Ellis è un giocatore promettente. Penso che siamo stati fortunati a firmarlo questa estate. Un bravo ragazzo, lavora duro. È arrivato da una famiglia di cestisti in Gran Bretagna, è sempre pronto. Lo scorso anno da rookie ha avuto una bella stagione in Italia. Ha iniziato bene, debuttando con l'MVP della Supercoppa, ci ha aiutato tanto. In EuroLeague ha dovuto adeguarsi un po', ora ha più minuti senza Brown, e questa sua prestazione è la notizia migliore della notte", dice Messina. Lo scorso anno dopo il flop di Dimitrijevic c'era Mannion e il nulla. Oggi c'è Quinn Ellis, che al netto di errori inevitabili per chi sperimenta la prima volta questi livelli, potrà aiutare molto alla causa soprattutto se riuscirà a trovare continuità e tante partite come quella di Kaunas. Che possono aiutare anche lo stesso Mannion ad avere meno pressioni come ultimo superstite di numero uno come accaduto durante la scorsa stagione. L'EuroLeague è lunghissima, e per l'Olimpia la partenza non è così male.