Caso Luca Vildoza, due versioni molto differenti. Si attende la data dell'udienza

Luca Vildoza è sceso regolarmente in campo a Lione ieri sera dopo essere stato arrestato e rilasciato. Si parla ancora del caso dell'argentino della Virtus Bologna sui quotidiani locali e nazionali. Secondo La Repubblica, si "è una partita che si gioca sulle testimonianze", dal momento che ci sono due versioni molto diverse tra loro in merito a quanto accaduto al termine della partita di mercoledì al PalaDozza. La ricostruzione della volontaria è stata ieri confermata anche dal conducente dell'ambulanza, Pietro Galli, che non intende fare passi indietro: «Non c'erano le condizioni di sicurezza per proseguire: ci siamo fermati perchè era pericoloso per noi, per gli altri, per tutti coloro che erano in strada in quel momento. Tutto è stato fatto secondo i protocolli previsti in questi casi. È la prima volta in 11 anni che non raggiungo un paziente», ha detto. «Personalmente domani sono in turno e non intendo non farlo, perché penso di essere al 100% nella ragione. Le procedure di guida sono quelle applicate», ha aggiunto, come riportato da La Repubblica ed. Bologna e dal Corrierei di Bologna.
La ricostruzione dell'operatrice della Croce Rossa
La volontaria, assistita dall'avvocata Alessia Cuppini, ribadisce la ricostruzione: «Abbiamo raggiunto in pochi secondi la macchina davanti (l'auto nera guidata da Vildoza, ndr) e praticamente ci faceva zig zag: si metteva davanti all'ambulanza e col muso frenava, per cui abbiamo rischiato anche più volte di tamponarla». Arrivati su viale Silvani «ci siamo fermati, l'autista ha posizionato la macchina, secondo il nostro protocollo, sono scesa, mi sono avvicinata all'auto, ho trovato questo ragazzo con questa donna bionda, e gli ho detto ma cosa stai facendo? Siamo in emergenza». Da lì, secondo quanto ha detto, Vildoza «ha aperto il portellone, è uscito, mi ha afferrato al collo. La mia collega che ha visto tutta la scena e mi è venuta in aiuto. Sono stati momenti un po' concitati per me».
Le parole di Alessia Cuppini, avvocato dei sanitari
"I sanitari sono stati sentiti e hanno fornito una versione chiara di quanto accaduto l'altra sera. Se non ci fossero stati riscontri evidenti del racconto della persona offesa, corroborati da un referto che parla di una prognosi di cinque giorni, la coppia non sarebbe stata arrestata. E la stessa controparte non nega i fatti, pur fornendone una lettura differente", ha detto a Il Resto del Carlino.
La versione di Vildoza e moglie
«In fase di indagini difensive abbiamo sentito diverse persone tra cui tifosi della Virtus che stavano tornando a casa, semplici automobilisti o residenti di zona. Quello che posso dire è che le risultanze sono assolutamente inconciliabili e incompatibili con la versione resa dalla denunciante», ha detto l'avvocato del giocatore Mattia Grassani. Secondo La Repubblica, questa versione sarebbe sostenuta anche da diversi testimoni. Intanto si attende che venga fissata la data dell'udienza dopo la decisione del pm Flavio Lazzarini di rinunciare alla direttissima.