Caos Gran Bretagna, la FIBA sospende la Federazione di basket

La Federazione Internazionale di Basket (FIBA) ha annunciato la sospensione della British Basketball Federation (BBF), escludendo così la nazionale maschile britannica da tutte le competizioni internazionali a causa di gravi problemi di governance. La decisione arriva dopo che, lo scorso agosto, una task force di FIBA aveva avviato un’indagine per “mancata conformità regolamentare” all’interno del sistema cestistico del Regno Unito. Il nodo centrale della vicenda riguarda l’assegnazione da parte della BBF di una licenza quindicennale per la gestione di una nuova lega professionistica, la Great Britain Basketball League (GBBL), al consorzio guidato dall’imprenditore americano Marshall Glickman, che aveva promesso un investimento di 15 milioni di sterline nei primi due anni. Tuttavia, i nove club della Super League Basketball (SLB) hanno contestato il processo di gara, definendolo “illegale e ingiusto”, e hanno intrapreso un’azione legale presso l’Alta Corte britannica.
FIBA ha dichiarato di aver completato “una revisione approfondita della situazione, inclusi colloqui e incontri con i principali attori del basket britannico”, stabilendo che la BBF non potrà né autorizzare competizioni nazionali maschili né schierare la propria selezione nei tornei internazionali. Nel frattempo, la task force lavorerà direttamente con il governo del Regno Unito per definire un quadro operativo provvisorio che permetta di ristabilire la credibilità e la sostenibilità della governance del basket maschile britannico. La ministra dello Sport Stephanie Peacock si è detta “profondamente preoccupata” per la decisione, sottolineando la necessità di riformare urgentemente il sistema. Intanto, dopo le dimissioni del presidente Chris Grant, la nuova presidente ad interim Grace Jacca ha assicurato l’impegno della federazione nel collaborare con FIBA per garantire stabilità e trasparenza. Come conseguenza immediata, è stata cancellata la partita di qualificazione ai Mondiali tra Gran Bretagna e Lituania, prevista a Londra il 27 novembre.