La NBA ha multato Jonathan Kuminga per 35.000 dollari: ecco perché

Jonathan Kuminga, ala dei Golden State Warriors, è stato sanzionato con una multa di 35.000 dollari dalla NBA. L'annuncio, diramato giovedì dalla lega, specifica che il giocatore è stato penalizzato per aver "avuto un contatto inappropriato e per aver continuato a inseguire un ufficiale di gara". L'episodio è avvenuto martedì scorso nel finale del secondo quarto della partita di pre-season contro i Portland Trail Blazers, e ha portato all'espulsione del ventitreenne. L'incidente è scaturito da un'azione in cui Kuminga, a seguito di un tiro sbagliato in penetrazione, riteneva di aver subito fallo, confrontandosi immediatamente con l'arbitro Rodney Mott per la mancata chiamata. Kuminga ha poi spiegato che il suo disappunto era legato al contatto subito sulla stessa caviglia che si era infortunato la scorsa stagione.

Jonathan Kuminga told me the aspect of the no-call that set him off (and led to his first career ejection) was the trip/clip of his right ankle from behind. Same ankle he badly injured last season. Gave him a concerning flashback. Was hurting a bit postgame but said he's fine. pic.twitter.com/uLqjqGRlI3

— Anthony Slater (@anthonyVslater) October 15, 2025

Nonostante la sanzione, l'accaduto ha mostrato un lato del giocatore apprezzato dal suo allenatore. Steve Kerr, capo allenatore dei Warriors, ha dichiarato ai giornalisti dopo la partita che "l'espulsione non mi è dispiaciuta affatto" e di aver apprezzato "il fuoco" e "la passione" con cui Kuminga stava giocando. Si presume che, in quel momento, Kerr non fosse a conoscenza del contatto di Kuminga con l'arbitro Mott e che la sua approvazione non fosse estesa a tale aspetto dell'incidente. La multa per Kuminga sottolinea la tolleranza zero della lega verso i contatti o le intimidazioni agli ufficiali di gara, indipendentemente dalla frustrazione dei giocatori.