Pistoia Basket 2000: si sono conclusi i "Tre giorni a canestro con..." Andrea Trinchieri

Di fronte ad una folta platea di partner e sponsor di Pistoia Basket, l’Auditorium del “Naturart Village” di Giorgio Tesi Group ha ospitato l’ultimo appuntamento in città di “Tre giorni a canestro con…” Andrea Trinchieri, l’iniziativa creata dal club biancorosso su impulso del DT Alberto Martelossi che vuole essere una costante per la stagione 2025/26 e che vedrà, nei prossimi mesi, l’arrivo in città di altri coach e personaggi di spessore del mondo della pallacanestro e non solo. Dopo le attività con settore giovanile, prima squadra e coach toscani legati al Pistoia Basket Project e non solo, coach Andrea Trinchieri si è soffermato sulla riflessione “L’arte di evolversi: navigare il cambiamento sul campo e in azienda”. Un contributo che ha acceso il dibattito e le interazioni affrontando temi quali la leadership e gli errori che si possono migliorare, e risolvere, dopo una situazione di crisi così come lavorare riuscire a performare partendo da una filosofia, realizzare la strategia per superare un problema e chiudere con la tattica per portare a termine il proprio compito.
“Quando affrontiamo situazioni incentrate sulla leadership ritengo sia fondamentale assumersi la responsabilità dei propri errori – ha detto Andrea Trinchieri – e, di questi, bisogna cercare il motivo ma non di chi è la colpa. Un aspetto fondamentale è non rimuginare su quanto successo, piuttosto soltanto guardare avanti e mai indietro ma, allo stesso tempo, non avere paura di dire che ho sbagliato. Piuttosto, dentro di noi, possiamo e dobbiamo chiederci cosa si poteva fare meglio e analizzare perché si è persa una partita o commesso un errore: questo vuol dire perdere aspettando di vincere, sapendo però che si deve fare i conti con errori gravi e meno gravi, un po’ come a quando a scuola c’erano le correzioni con la matita blu e quella rossa”.
Nella sua analisi, poi, coach Trinchieri si è soffermato anche sui comportamenti che il leader, o capo, deve avere nei confronti di chi è al suo fianco e lavora per lui. “Nessuno, nemmeno il capo o il coach in questo caso, è più importante della squadra – ha ammesso – si deve essere in grado di guidare qualcuno, o il proprio team, dando l’esempio, senza mai fermarsi nella propria comfort zone perché è una barriera fisica verso il miglioramento ma, soprattutto, ritengo fondamentale prendersi cura delle persone. Con chi lavora al nostro fianco, e vale in un’azienda così come nello spogliatoio di una squadra di basket, dobbiamo prendercene cura con empatia, ascolto e rispetto, tenendo davvero a chi è con noi. E, poi, bisogna essere situazionali, pronti ad adattarsi a quello che ci può capitare da un momento all’altro”.
Al termine dell’evento, e dopo un intenso scambio di domande e risposte, il Direttore Tecnico e il Direttore Generale di Estra Pistoia Basket, Alberto Martelossi e Andrea Di Nino, assieme allo Special Project Manager ed il Legale rappresentante della Giorgio Tesi Group, Giacomo Galanda e Fabrizio Tesi, hanno consegnato una maglia ad Andrea Trinchieri dal sapore particolare. “Il suo palmares parla di venti trofei vinti in giro per l’Europa – ha detto il DT biancorosso, Martelossi – pertanto per Andrea abbiamo deciso di creare questa maglia con il numero 20, ed i puntini di sospensione, affinché sia di buon auspicio per il suo futuro”. Il club tutto intende ringraziare sentitamente Andrea Trinchieri per la sua partecipazione alla tre giorni ideata dal Pistoia Basket.