Valtur Brindisi: il punto dopo le prime 5 giornate

In attesa dell’anticipo di stasera contro l’Urania Milano, ore 20:30 con diretta su LNP Pass, dopo 5 giornate è possibile fare un primo bilancio sulla Valtur Brindisi e su come coach Bucchi stia plasmando la squadra a sua immagine e somiglianza. Certo, il campione non è ancora così grosso da poter prendere certi dati come una verità assoluta, ma sicuramente possono già dare indicazioni importanti. Per farlo ovviamente è necessario andare in profondità nelle statistiche e, come sempre, sono quelle avanzate a dire molto di più di quanto ogni settimana si veda sul parquet.
LA DIFESA PRIMA DI TUTTO - Che il gioco di Bucchi parta dalla difesa non è di certo una novità, che però sia stato in grado di organizzarla così bene in sole 5 partite sicuramente sorprende, dato che è sopratutto basata su comunicazione e conoscenza reciproca. Brindisi è la difesa migliore del campionato, concede la miseria di 63,4 punti di media ed è prima in Defensive Rating con 89.8 punti ogni 100 possessi (la media del campionato è 109.6). Ma non sono solo questi i fondamentali in cui la difesa è in testa a tutte le classifiche. Contro Brindisi le squadre tirano da due in media con il 39,6%, producono la miseria di 10,6 assist, segnano solo 20 punti nel pitturato e 7,2 punti al ferro. Inoltre Brindisi è seconda in palle rubate (9 a partita), in rimbalzi difensivi (30 a partita) e nel rapporto palle rubate/perse che è di 0,71. L’unico fondamentale in cui si trova indietro in classifica è quello delle stoppate, solo 0.9 a partita, ma è un dato chiaramente dovuto all’assenza di americani nel settore lunghi e a una difesa più di posizione che basata sull'atletismo. Sono dati che la dicono tutta sull’applicazione difensiva della squadra e su quanto sia difficile far canestro contro Brindisi, soprattutto quando si cercano opzioni all’interno del pitturato. Per quanto riguarda le azioni di gioco Brindisi difende alla grande sul portatore di palla del pick’n roll, concedendo solo 0,58 punti a possesso, sul pick’n pop (0,33 punti a possesso) e quando gli attaccanti avversari optano per l’isolamento (solo 0,52 punti a possesso concessi).
DALLA DIFESA ALL’ATTACCO - Quando si difende bene, attaccare bene è una chiara conseguenza e, anche se non ai livelli della difesa, anche i dati sull’attacco sono più che positivi. Brindisi ha un Net Rating (rapporto tra defensive e offensive rating) di +20.1, prima in classifica. Pur non avendo il miglior attacco è prima in punti nel pitturato (35.6 a partita) e seconda in quanto a volume di tiri presi da due (66%). Quest’ultimo è un dato sicuramente in controtendenza rispetto al tipo di basket che si gioca nel 2025, ma molto simile alla Brescia sia di Magro che di Poeta, unica squadra a chiudere le partite con un rapporto di 2 a 3 tra tiri da due e da tre. Ogni 3 tiri presi da Brindisi, due sono da due punti. La Valtur è anche terza in percentuale da due (56,6%) e in tiri dal midrange (52,3%). A confermare questo dato c’è il volume di tiri da tre tentati, ovvero 20,4 partita il 34% del totale; in questo fondamentale Brindisi è 19esima. In attacco Brindisi attacca in modo divino quando si affida al catch&shoot (1,37 punti a possesso), quando usa dei tagli (1,19 punti a possesso), quando sfrutta la transizione (1,12 punti a possesso) e quando sfrutta il roll nel pick ’n roll (1,18 punti a possesso). Le noti dolenti arrivano quando si vanno a vedere i punti per possesso ottenuti quando è l'handler a portare a termine il pick ’n roll (0,63) e in post up (0,76). Se nel primo caso l’assenza di Francis incide parecchio dato che è l’unico che potrebbe usare il pick’n roll per crearsi il tiro invece che passarla come fa Cinciarini, nel secondo caso c’è sicuramente da lavorare.
UNO SGUARDO AI SINGOLI - Dopo le fatiche dello scorso anno a Bucchi non pare vero di poter avere un roster di 10 giocatori veri e, soprattutto in questa prima fase di campionato, alterna diversi quintetti in campo. Quello più usato, per 53 minuti in totale, è quello base, ovvero Cinciarini Copeland Radonjic Esposito e Vildera. Questo quintetto va abbastanza “lento” (pace di 67,8), ma è il migliore in attacco tra quelli con più minuti facendo registrare 121,1 punti su 100 possessi e un Net Rating di +17,8. Difensivamente invece il migliore è Cinciarini Mouaha Copeland Esposito Vildera, che ha un pace decisamente elevato (91,6) e concede solo 100 punti su 100 possessi. Seppur meno usato, solo per 7 minuti, quindi ancora non abbastanza per fornire dati affidabili, è quello con Maspero, Mouaha, Fantoma, Radonjic e Miani, che ha un Net Rating di +118,9, dato che basa tutto sulla difesa e contropiede, quindi pochissimi punti concessi e tanti segnati. Un po’ in difficoltà è invece il quintetto basso, senza Vildera in campo e con Miani da centro, unico con Net Rating negativo (-20), giusto a ricordare quanto sia importante sotto le plance la presenza di un giocatore come il centro di Montebelluna. Per quanto riguarda i singoli è quasi incredibile come tutti abbiano un Net Rating positivo quando sono in campo. Tra tutti spicca Maspero, dato che con lui in campo la squadra attacca leggermente peggio (-2,8 di offensive rating), ma difende infinitamente meglio concedendo solo 73,4 punti su 100 possessi. In generale la squadra attacca meglio quando in campo ci sono Radonjic, Vildera e Cinciarini, mentre difende meglio con Miani, Mouaha, Vildera e proprio Maspero. Quelli che invece faticano un po’ di più in difesa sono Copeland, Cinciarini ed Esposito, ma c’è anche da dire che sono quelli che solitamente si rapportano al quintetto base avversario, quindi è un dato che ci sta. Da tre invece i migliori interpreti sono sicuramente Radonjic (58,3%, su 2,4 tentativi a partita), Esposito (42,9%, su 1,4 tentativi a partita) e Copeland (41%, su 7,8 tentativi a partita). Infine va detto che a Brindisi piace molto attaccare negli angoli (26,7% degli attacchi) e soprattutto nello short midrange (39% degli attacchi). Insomma, Dan Peterson sarebbe orgoglioso di questa squadra.
In generale la Valtur ha avuto un ottimo approccio al campionato e sembra aver già trovato una buona identità. Certo nelle statistiche incidono molto le prime due partite vinte agevolmente e con largo margine contro Ruvo e Cremona, ma anche quelle contro Livorno, Scafati e Avellino hanno dato segnali incoraggianti. In sintesi si può dire che, mentre tante squadre dipendono molto dal tiro da tre, Brindisi al contrario vince se riesce a mantenere alte le sue percentuali da due. Non a caso ha perso l’unica partita, a Livorno, quando ha tirato sotto il 50% da dentro l’arco (42,9%, con il 22,2% dal tanto amato midrange). In altre parole, finché Brindisi farà valere la stazza fisica che ha, sicuramente superiore a tante altre squadre, potrà guardare il campionato con ottimismo.