PalaShark, marcia dei 4.000 o tutti dal prefetto: a Trapani accordi in un clima pirandelliano

Intorno alla vicenda della gestione del PalaShark anche oggi si continua a scrivere di tutto e di più. Addirittura c'è chi paventa (La Repubblica edizione Palermo, ndr) una "marcia di 4.000 tifosi sul Comune di Trapani", davvero una iniziativa - se confermata - utile a rasserenare gli animi (è ironico, per chi non ne avesse contezza). Ma non finisce qui, a dimostrazione che l'anima pirandelliana aleggia in ogni angolo della Sicilia. Ci si dimentica infatti che ieri nel tardo pomeriggio l'intervento del deputato regionale Dario Safina e la risposta pronta di Valerio Antonini hanno aperto la strada a una ricomposizione di tavolo di trattativa per uscire da una situazione in cui diversi attori potrebbero uscirne con le ossa rotte e non solo in chiave politica di contrapposizione tra il sindaco e un eventuale candidato espresso da "Futuro" a meno che Antonini non ne immagini una per se stesso sul modello Brugnaro.
Atto concreto lo riporta stamani Il Giornale di Sicilia edizione Agrigento: "convocazione in prefettura, firmata dal vicario del prefetto Maria Baratta, prevista per il 21 agosto con la partecipazione del sindaco Giacomo Tranchida, Antonini, il questore e i comandanti di carabinieri e guardia di finanza." Due i nodi fondamentali: regolare i costi economici sostenuti in questa stagione 2024-25, codificare quelli che si dovranno sostenere dal 1° luglio 2025 in poi. Interessante una delle soluzioni che vengono indicate, quella più vicina a salvare capra e cavoli senza il pericolo di un ingresso a gamba tesa della Corte dei Conti: "un addendum che consentirebbe di trasferire la gestione del Pala Daidone a un'altra società del gruppo Sport Invest, la Trapani For Future Ssd. Nessuno dei tecnici comunali ha espresso opposi zione a questa idea.").