Gazzetta | «Milano e Bologna, una partenza boom»

«Milano e Bologna, una partenza boom» titola La Gazzetta dello Sport parlando dell'esordio di Eurolega di Olimpia e Virtus, che ieri hanno rispettivamente battuto la Stella Rossa a Belgrado e il Real Madrid al PalaDozza. Sull'Olimpia si legge che "ha scoperto che c'è chi sta peggio: oltre al grave infortunio a Canaan, la Stella Rossa si è presentata anche senza la stella Graham, più Dobric e Plasvic, perdendo poi presto il centro Rivero per una sospetta frattura del metatarso. Tara necessaria per dire che, seppur con tanti segnali - dal debutto di Guduric alla conferma di Nebo passando per gli alti e bassi della crescita di Mannion ed Ellis - quella di Belgrado non è una gran Milano, non è un'Olimpia che approfitta delle sventure altrui per andare a dominare. Ma è un gruppo che, come in Supercoppa, dimostra già la maturità di saper convivere con le difficoltà di una partita che ci mette un po' ad andare nella sua direzione, e lo fa senza agitarsi, innervosirsi, scomporsi".
Mentre sulla Virtus Bologna: "Lotta, difende, combatte. Cose che piacciono a Ivanovic. E che servono per battere un Reai Madrid non sempre supersonico e per aprire l'Eurolega con il botto. Nel 74-68 c'è l'embrione delle Vu Nere che verrà. Difesa super. Vildoza, Edwards (14 punti, 11 nel secondo tempo), Niang (12) leader e mvp. Smailagic quasi. «A parte i primi sette minuti, abbiamo giocato davvero bene. Bravi in difesa, con pazienza in attacco. Abbiamo giocato bene», dice Ivanovic. È una vittoria di gruppo: tutte a segno le Vu Nere. La prima ùipla del Reai arriva dopo dodici tentativi (Okeke, 3/23 totali). Non è mai tardi. Infatti a 56" dalla sirena quella di Campazzo vale il -2 per Madrid. Tutto riaperto. E così nella notte dedicata a Giorgio Armani (da brividi il minuto di silenzio del PalaDozza), e con qualche fischio per Scariolo, la Virtus ha saputo stringere i denti e prendersi la scena".