CorSera | «Dopo l'era dei tecnici e cuoricini, la Nazionale punta un CT che ama il lavoro in palestra»

CorSera | «Dopo l'era dei tecnici e cuoricini, la Nazionale punta un CT che ama il lavoro in palestra»
© foto di Ceretti/Ciamillo

Sul Corriere della Sera, Roberto De Ponti commenta l'arrivo di Luca Banchi alla guida della Nazionale. "Scelta convincente, se ce n'è una. Dopo l'era della passionalità, dei (falli) tecnici, dei timeout visionari e dei cuoricini (e, questo va detto, di un grande senso di appartenenza alla maglia azzurra da parte dei giocatori), la Nazionale punta su un allenatore che ama il lavoro in palestra prima ancora che i disegni sulla lavagnetta (ma ci sono anche quelli), oltre che essere riconosciuto come coach di talento dai suoi giocatori. Uno su tutti Marco Belinelli, che a saperlo magari cambiava idea sul ritiro: «Mi ha fatto diventare Mvp del campionato a 38 anni, serve altro?»", scrive De Ponti.

E ancora: "[...] Certo, la carriera di Banchi non è di quelle lineari. Da vero buttero maremmano, non ci pensa né uno né due a mollare tutto se vede che le cose non vanno come dovrebbero: l'ha fatto alla Virtus nell'ultima stagione, l'ha fatto a Torino nel gennaio 2018, lasciando la squadra (incredibilmente quinta) per divergenze con la dirigenza. Avviso ai naviganti: Banchi si spezza ma non si piega. Dice: anche lui, con la sua Lettonia, agli Europei è uscito agli ottavi. Come l'ttalia di Pozzecco. Vero, ma quando prese in mano la squadra, nel 2021, la Lettonia era 27esima nel ranking [...]".