Lega A - Per chi e perché è vantaggiosa l'opzione fiscale CR7/Cristiano Ronaldo

Fonte: Milano Finanza - Francesco Squeo
Lega A - Per chi e perché è vantaggiosa l'opzione fiscale CR7/Cristiano Ronaldo

Cristiano Ronaldo testimonial dell'Italia nel mondo. A costo zero. Negli ultimi giorni le principali testate intemazionali hanno dato ampio risalto al regime fiscale di favore ideato l'anno scorso, per attrarre i paperoni in Italia. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, anche il fenomeno dovrebbe beneficiarne. La diffusione su scala globale dell'appetibilità della nostra fiscalità, ideata ad hoc per indurre i nuclei familiari aventi grande capacità di spesa e reddituale a vivere in Italia, era stata alquanto fiacca e deludente, salvo poi, grazie alla Juventus e a CR7, balzare agli onori della cronaca, esaltandosi in questi giorni all'estero quanto possa essere conveniente migrare nel Belpaese.

Ciò vale non solo per gli sportivi, ma per i manager, gli artisti, i rentier e generalmente per tutti coloro che dispongono di un elevato patrimonio, non essendo stati per almeno nove degli ultimi 10 periodi di imposta residenti fiscali in Italia. Cristiano Ronaldo percepirà dalla Juventus uno stipendio annuale netto di circa 31 milioni di euro. Grazie allo sfruttamento dei suoi diritti di immagine vengono generati all'estero su base annuale circa 90 milioni di euro. Sono note le alleanze strategiche strette con la famiglia imprenditoriale Pestano., leader nel settore alberghiero, oltre a quella con Peter Lim, miliardario di Singapore, il quale avrà titolo a sfruttare i diritti di immagine di Cristiano fino al 2020. Cristiano diverrà contribuente fiscale italiano a decorrere dal periodo di imposta 2019 e pertanto i suoi consulenti sono già all'opera per verificare gli step da seguirsi in Italia, per l'esercizio dell'opzione di cui al regime di favore.

In contemporanea sarà valutata l'opportunità della presentazione di un'istanza di interpello, finalizzata alla rappresentazione all'Agenzia delle Entrate della galassia societaria facente capo al calciatore, onde condividere la natura giuridica „ , e la localizzazione dei redditi di fonte estera, il cui carico fiscale sarà assorbito dal versamento di un'imposta sostitutiva dell'Irpef pari a euro 100.000 per ogni periodo di 1 imposta in costanza di opzione. Va subito chiarito che per i redditi di fonte italiana, tra cui quelli percepiti dalla Juventus, saranno assolte le imposte ordinarie, senza sconto alcuno.

Nell'aprile significative modifiche sono state apportate al gruppo societario, anche con riferimento allo scioglimento del trust retto dalla legge di Jersey e posto al vertice della holding denominata Crs holding, di diritto lussemburghese. Si trattava di un trust nudo, cosiddetto bare trust, il cui effetto era pervenire alla segregazione dei beni e alla riservatezza del calciatore «disponente», pur permanendo, quale beneficiario, nella titolarità dei redditi e del capitale ascrivibili al trust, potendo pretendere in qualsiasi momento l'attribuzione del fondo in trust, nonché deciderne lo scioglimento. Circostanza effettivamente realizzatasi nell'aprile 2018, con l'effetto di ricondurre il patrimonio societario direttamente alla persona fisica. Le cose potrebbero però da qui a fine anno nuovamente cambiare per la miglior pianificazione patrimoniale di Cristiano.

Va evidenziato che il legislatore italiano, in maniera lungimirante, è andato ben oltre quanto disposto da altri Paesi nella, competizione mirante all'attrazione in Italia di persone fisiche particolarmente facoltose. Invero la circolare n.171E del 2017precisa che «[...] Anche in relazione agli atti gratuiti non donativi ed ai vincoli di destinazione (tra i quali il conferimento di beni in trust), posti in essere da soggetti che hanno esercitato l'opzione per il regime sostitutivo previsto dall'articolo 24-bis del Tuir, l'imposta sulle donazioni troverà applicazione limitatamente ai trasferimenti di beni e diritti esistenti nel territorio dello Stato. [...]». E questo uno dei vantaggi che anche Cristiano potrà ulteriormente portare a casa: programmare il proprio passaggio generazionale per il futuro, a dispetto della giovane età, segregando il patrimonio, non trovando applicazione l'assolvimento dell'imposta di donazione per i beni e i diritti esistenti all'estero, trasferiti in favore di un trust istituendo. Nessun altro Paese ha introdotto analoga disposizione di favore. Ciò pone l'Italia in pole position e Cristiano è, appunto, uno che ama correre.