La FIFA non sospende Israele (per il momento). Infantino: «La FIFA non può risolvere i problemi geopolitici»

03.10.2025 15:35 di  Iacopo De Santis  Twitter:    vedi letture
La FIFA non sospende Israele (per il momento). Infantino: «La FIFA non può risolvere i problemi geopolitici»

In un momento di forti pressioni internazionali per sospendere le squadre israeliane dalle competizioni calcistiche, il presidente della FIFA Gianni Infantino ha chiarito la posizione dell’organizzazione durante il consiglio direttivo tenutosi giovedì a Zurigo. Sebbene la questione di Israele non fosse formalmente all’ordine del giorno, il tema è stato al centro dell’attenzione, anche alla luce del recente piano di pace presentato alla Casa Bianca dal presidente americano Donald Trump e dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Infantino ha ribadito il ruolo della FIFA nel contesto internazionale: "La FIFA non può risolvere i problemi geopolitici," ha dichiarato in una nota ufficiale, "ma può e deve promuovere il calcio in tutto il mondo sfruttando i suoi valori unificanti, educativi, culturali e umanitari." Il presidente ha sottolineato ai 37 membri del Consiglio l’“importanza di promuovere la pace e l’unità, in particolare nel contesto della situazione in corso a Gaza”, senza però menzionare direttamente Israele.

La tensione resta alta anche in Europa. La federazione calcistica norvegese e quella turca hanno chiesto all’UEFA un voto per sospendere le squadre israeliane dalle competizioni internazionali. Un voto che, secondo fonti vicine alle trattative, avrebbe potuto ottenere la maggioranza, nonostante l’opposizione dei rappresentanti di Israele e Germania. Tuttavia, l’intervento diplomatico degli Stati Uniti e il sostegno di paesi mediorientali come il Qatar al piano di pace proposto, sembrano aver temporaneamente raffreddato le richieste di sospensione. Intanto, la nazionale israeliana maschile si prepara a disputare le qualificazioni ai Mondiali 2026 contro Norvegia e Italia, l’11 e il 14 ottobre. Una situazione che interessa ovviamente anche il basket, con il numero di uno di EuroLeague Paulius Motiejunas che non ha nascosto come eventuali decisioni nel calcio possano avere ripercussioni anche nella palla a spicchi