Caos politico e sportivo a New York: la Casa Bianca rimuove un post con il logo Knicks dopo le proteste della franchigia

05.11.2025 23:55 di  Iacopo De Santis  Twitter:    vedi letture
Caos politico e sportivo a New York: la Casa Bianca rimuove un post con il logo Knicks dopo le proteste della franchigia

Nuove tensioni tra sport e politica hanno scosso New York dopo che la Casa Bianca ha pubblicato – e successivamente cancellato – un post su X (ex Twitter) in cui veniva utilizzato il logo modificato dei New York Knicks per deridere il neo-sindaco eletto Zohran Mamdani. Il logo alterato, pubblicato poche ore dopo la vittoria di Mamdani su Andrew Cuomo e Curtis Sliwa, recitava “Trump è il tuo presidente”. Secondo Front Office Sports, la cancellazione è arrivata dopo che i Knicks hanno contattato direttamente la Casa Bianca chiedendo la rimozione del contenuto. “I Knicks restano neutrali sulle questioni politiche”, ha dichiarato la franchigia in un comunicato. “Speriamo che tutti i nostri rappresentanti eletti, attuali o appena eletti, facciano un ottimo lavoro al servizio della città.”

L’episodio arriva a due settimane da un altro caso che aveva già coinvolto la squadra NBA e lo stesso Mamdani. Durante la campagna elettorale, il politico aveva diffuso uno spot a tema cestistico usando un logo modificato dei Knicks con la scritta “New York Zohran”, inducendo la franchigia a inviare una lettera di cease and desist per violazione del marchio. “I Knicks vogliono chiarire di non sostenere il signor Mamdani come candidato a sindaco e si oppongono all’uso non autorizzato del nostro logo protetto da copyright”, aveva dichiarato all’epoca un portavoce. “Perseguiremo tutte le azioni legali necessarie per tutelare i nostri diritti.”

La questione sottolinea la linea dura del proprietario James Dolan nella difesa della proprietà intellettuale delle sue squadre — Knicks, Rangers e MSG Sports —, note per agire rapidamente contro ogni uso improprio del marchio. Sebbene Dolan non abbia sostenuto pubblicamente alcun candidato a sindaco, la sua organizzazione ha finanziato campagne contro alcune proposte di Mamdani, come i trasporti pubblici gratuiti, e in passato ha contribuito con donazioni significative alle campagne presidenziali di Donald Trump. L’intreccio tra sport, politica e comunicazione digitale a New York sembra destinato a far discutere ancora a lungo.