Lega A - Cantù, Orticaria e antidoping possono tenere lontano dal parquet Udanoh

Fonte: La Provincia - Luca Pinotti
Lega A - Cantù, Orticaria e antidoping possono tenere lontano dal parquet Udanoh

Nessuno sa ancora se sabato, contro la Sidigas Avellino, Ike Udanoh potrà essere della partita. Il giudizio è sospeso, almeno fino a oggi pomeriggio: la commissione antidoping del Coni si riunirà stamattina per valutare la posizione del giocatore, che ha assunto - bene sottolinearlo: per motivi di salute - sostanze considerate dopanti. Motivo per cui, sabato scorso contro Sassari, il giocatore è stato tenuto precauzionalmente a riposo dallo staff medico. La Pallacanestro Cantù attende quindi il verdetto, dopo aver immediatamente inviato alla Commissione la documentazione medica con l'elenco dei farmaci assunti dal giocatore per intervenire sull'angioedema che l'aveva colpito nel corso dell'allenamento di giovedì scorso a Vighizzolo.

Le foto Era stato lo stesso Udanoh a postare sul proprio profilo Twitter le foto impressionati di quella notte passata al pronto soccorso, con gli occhi e le labbra gonfie, in seguito a un'improvvisa orticaria che gli stava anche dando problemi respiratori. L'intervento medico si è quindi reso necessario, così come il ricorso a dei medicinali a base di cortisone. Che, com'è noto, per i criteri del Coni è una sostanza dopante. In assenza di una risposta dalla commissione - che si riunisce ogni giovedì mattina, mentre i fatti sono accaduti nel tardo pomeriggio - al giocatore è stato imposto di non giocare contro Sassari e infatti ha fatto il tifo per i compagni in borghese, dietro la panchina di Cantù. Ora la società attende indicazioni su come comportarsi in vista della partita di sabato contro Avellino, in programma alle 20.30. Nessuno si lancia in previsioni certe, anche se non c'è molto ottimismo. Dal Coni potrebbe quindi arrivare un «no» all'immediato ritorno in campo di Udanoh. Ma se arrivasse il via libera, Udanoh tornerà immediatamente sul parquet. Perché, dopo la notte di paura, i gonfiori sono subito spariti. E, dopo Sassari, il giocatore ha ripreso ad allenarsi regolarmente, segno che la disavventura è ormai alle spalle. Non è nemmeno semplice spiegare le cause di questo angioedema, perché potrebbe avere diverse spiegazioni: un'alimentazione scorretta, cibi avariati, l'assunzione di semplici farmaci o il contatto con sostanze chimiche, tipo detersivi. O addirittura sbalzi termici.

Assenza Certo è che l'assenza di Udanoh si è fatta sentire in campo, soprattutto nel momento in cui la squadra è stata caricata di falli - sono usciti per raggiunto limite Gaines, Blakes e, negli ultimi secondi, Jefferson-: con poche alternative, l'Acqua San Bernardo è entrata negli ultimi 5' in debito d'ossigeno. La speranza per sabato è di poter contare, anche solo per pochi minuti, su Parrillo. Il giocatore si era detto pronto a dare un contributo, seppur minimo, anche sabato scorso: il vicecapitano continua il suo lavoro (parzialmente) differenziato, in cui viene talvolta estromesso cautelativamente dai 5 contro 5. E si spera ovviamente che si risolve in fretta il "caso Udanoh"