Dan Peterson: «Olimpia e Virtus non hanno ancora la telepatia mentale delle super squadre»

Dan Peterson: «Olimpia e Virtus non hanno ancora la telepatia mentale delle super squadre»
© foto di Doniselli/Ciamillo

Dan Peterson firma un editoriale su La Gazzetta dello Sport parlando della settimana delle due squadre italiane in EuroLeague. Sia Olimpia Milano che Virtus Bologna sono ora sul 1-2, entrambe hanno infatti perso le ultime due partite. Nell'ultima Milano non è riuscita a completare la rimonta contro il Monaco nella tanto discussa gara del Forum, mentre Bologna ha perso nettamente contro il Paris. "Entrambe sono molto rinnovate e forse non hanno ancora trovato la telepatia mentale delle super squadre [...]. Come grande tifoso del basket italiano, nonché delle due squadre che ho allenato in Italia, spero che Milano trovi la chiave della porta che apre verso la vittoria, e spero che Bologna riesca a trovare una difesa corale molto più parsimoniosa. Ne parlo poco, ma vorrei vedere più club italiani in Eurolega. Sia chiaro, sono felice di vedere tante società italiane nelle coppe. Una maniera per convincere l'Eurolega a includere più club italiani è vedere Olimpia Milano e Virtus Bologna fare grandi risultati in coppa", dice Peterson, che parla anche delle singole squadre:

OLIMPIA MILANO. "Se io fossi Ettore Messina, coach dell'Olimpia, vorrei che la squadra, come dicono in America, "Finds a way to win the close games", cioè trovasse la chiave per vincere le partite punto a punto, decise in volata. Imparare a vincere quelle gare tese è, come dicono gli americani "a learned skill", cioè una tecnica imparata col tempo. Non importa che i giocatori abbiano un'esperienza notevole, anche in Eurolega. Ogni anno bisogna trovare quel gps che ti indica la strada verso la vittoria. Ogni anno è diverso e ogni anno la squadra è diversa, specie di questi tempi".

VIRTUS BOLOGNA. "Se io fossi Dusko Ivanovic, coach della Virtus Bologna, vorrei che la mia squadra fosse più efficace in difesa. Ivanovic è un maniaco della preparazione tecnica. Vedere la squadra cedere 90 o 100 punti gli fa venire il mal di pancia. Strano, perché li ho visti nella prima gara della Supercoppa, a Milano, contro l'Olimpia, partita che potevano benissimo vincere, e sono rimasto favorevolmente impressionato dalla loro rapidità di squadra. Anzi, le loro rotazioni e i loro cambi difensivi hanno dato molto fastidio a Milano, che ha trovato il modo di vincere solo dopo un supplementare".