Heat, Simone Fontecchio si distinguerà da Duncan Robinson: "Sono qui per conquistare il mio posto"

Simone Fontecchio ha iniziato il training camp con i Miami Heat con idee chiare e grande determinazione. In un’intervista esclusiva a ClutchPoints, l’azzurro ha voluto subito sgomberare il campo da equivoci: non è a Miami per rimpiazzare Duncan Robinson, ma per costruire il proprio percorso, valorizzando le sue caratteristiche uniche. Fontecchio ha ammesso di aver studiato Robinson nei suoi primi anni NBA, apprezzandone il movimento senza palla e la capacità di uscire dai blocchi. Tuttavia, ha sottolineato come il suo gioco vada oltre il tiro da tre: “Mi piace fare più cose, non solo tirare. Mi impegno molto in difesa e voglio essere utile anche lì”, ha dichiarato.
Il 29enne italiano ha raccontato di essersi sentito subito accolto a Miami, dove ha iniziato a comprendere cosa significhi far parte della cultura Heat. “Sono qui per lottare per il mio ruolo, per il mio posto. Voglio abbracciare questa mentalità”, ha detto dopo i primi giorni di allenamento alla Florida Atlantic University. Fontecchio ha anche ricordato con emozione la visita di coach Erik Spoelstra e del dirigente Adam Simon durante EuroBasket, quando entrambi si sono recati in Italia per conoscerlo meglio e incontrare la sua famiglia. “È stato importante per me, in un momento non facile. Ho apprezzato molto quel gesto.”
Spoelstra ha elogiato l’approccio di Fontecchio, definendolo “umile ma maturo”, e ha sottolineato il suo potenziale difensivo, già emerso in EuroBasket e durante la sua esperienza a Utah. “Ha la taglia e la disciplina per difendere con fisicità. Offensivamente, si muove bene con e senza palla: è un fit naturale per noi.” Con una preseason alle porte e un roster competitivo, Fontecchio sa che dovrà guadagnarsi minuti e fiducia. Ma la sua mentalità, il rispetto per la cultura Heat e la voglia di contribuire su entrambi i lati del campo lo rendono uno dei profili più interessanti da seguire in questa stagione NBA.