«Questo è stato l’anno della rinascita»: Cantù, Allievi fa il punto a fine 2025

«Questo è stato l’anno della rinascita»: Cantù, Allievi fa il punto a fine 2025
© foto di Gilardi/Ciamillo

Roberto Allievi, presidente dell’Acqua S.Bernardo Cantù, ha fatto un punto al termine del 2025: “Questo è stato l’anno della rinascita. Dopo i disastri ereditati dalla gestione Gerasimenko, ci abbiamo messo forse un anno in più, ma siamo tornati in A. Rimettendo definitivamente a posto i conti. Ora ci attendono nuove sfide.  Un piano industriale e sportivo che ci possa proiettare in un futuro ancora di maggiore prestigio. La sentiamo ottimista... Ci aiuterà molto la scelta di Cantù Next d'immettere ulteriori forze fresche, e si parla di un milione e mezzo, nel club, tanto da farla diventare l'azionista di riferimento con la maggioranza della proprietà nelle mani. Si tratta, a mio modo di vedere, di un'occasione imperdibile, al pari dell'inaugurazione della nuova arena, che sarà un ulteriore volano di ricavi”.

Cantù è riuscita lo scorso giugno a tornare in Serie A, come ha ricordato nell'intervista di stamani che appare su La Provincia: “Playoff esaltanti, un grandissimo impatto. La squadra ha dimostrato il valore che noi sapevamo di avere. Non si poteva non ambire a questo risultato. Per la nostra storia e per le aspettative di proprietà, sponsor e tifosi. Un traguardo al quale hanno concorso, oltre ovviamente alla squadra e allo staff, il board, la struttura amministrativa e quella tecnica”.

Al Presidente Allievi continuano a piacere il rinnovato entusiasmo del popolo canturino: “Lo  avverto ogni giorno, anche nelle cose più banali. Fermandomi all'edicola a prendere il giornale o passeggiando per il centro. Nelle tante persone comuni che incrocio, come dai nostri sponsor - grandi o piccoli che siano - avverto questo senso di appartenenza e quanto questa cosa che stiamo facendo stia diventando sempre più importante. Sono portato a pensare che la Pallacanestro Cantù sia diventata un'icona del territorio. Penso ai nostri partner, con una partecipazione che non è solo economica o di immagine, ma che è spinta dalla passione. Mi sta particolarmente colpendo la vicinanza delle istituzioni, a tutti i livelli. Con una tensione emotiva che sfocia quasi nel tifo. Di sicuro in un supporto. Anche questa è una leva importante per spingere una realtà importante a esprimere il meglio. Ogni volta di più”.

La nuova arena cosa rappresenta? “Un asset importante, quasi vitale. L'indotto che darà ancora più sostenibilità al progetto. La nostra mission, comunque, al di là di tutto non cambia. L'obiettivo resta quello di mantenere l'equilibrio economico e finanziario. Quanto deciso e fatto da Cantù Next, mi ripeto, ci conforta e mi dà forza e fiducia”.

Come esce la squadra da questo momento di sconfitte consecutive? “Semplicemente lavorandoci e credendoci. Qualcuno dice che se non si fosse chiamato Nicola Brienza, e se non gli si fossero concesse tutte le attenuanti per un figlio di questa società, sarebbe già saltato da un pezzo... In questo momento siamo più che mai vicini alla Pallacanestro Cantù ai giocatori e allo staff. Lui è il nostro allenatore. Noi vogliamo uscire da questo incubo, non lasciando niente di intentato e sostenendo una squadra in cui crediamo. C'è bisogno che il pubblico capisca il momento delicato e a sua volta ci sostenga fino in fondo”.