Kawhi Leonard e i Clippers travolgono i Kings e allungano la striscia vincente

Kawhi Leonard e i Clippers travolgono i Kings e allungano la striscia vincente
© foto di nba.com

I Clippers trovano finalmente la continuità che mancava e lo fanno alla grande, firmando la quinta vittoria consecutiva – miglior striscia stagionale – con un rotondissimo 131-90 rifilato ai Sacramento Kings. Il protagonista è ancora una volta Kawhi Leonard, che dopo il career-high da 55 punti contro Detroit si “accontenta” di una serata da 33 punti, perfettamente inserita dentro un sistema che, adesso, sembra aver trovato una formula vincente e ripetibile. L'impatto di Los Angeles è immediato: 34-20 dopo il primo quarto, margine che si allarga senza pietà fino al +36 già nel corso del secondo periodo, prima del 70-43 che manda le squadre all'intervallo e racconta una sola storia possibile. I Clippers scelgono di mettere la partita sui binari giusti fin dai primi possessi, aggredendo il match con attacchi puliti, ritmo controllato e una versione di Leonard che nel solo secondo quarto produce 18 punti, mentre il collettivo chiude la frazione con il 57.1% dal campo.

Attorno a Kawhi, il resto del gruppo si muove come un meccanismo oliato: James Harden aggiunge punti e gestione, John Collins e il rookie Yanic Konan Niederhauser danno profondità alla rotazione offensiva e la sensazione è che, rispetto all'inizio di stagione, i Clippers abbiano finalmente definito gerarchie e spazi. Ancora più significativo è che questa striscia vincente prenda forma proprio dopo l'infortunio alla caviglia sinistra di Ivica Zubac: il lungo non è sceso in campo nelle ultime quattro gare, ma la squadra ha trovato comunque il modo di reggere fisicamente e tatticamente la vernice.
Leonard, dal canto suo, continua a viaggiare a ritmi da MVP: se si guarda alle ultime cinque uscite, la media vicina ai 38 punti a partita dice molto del suo stato di forma, ma ancora di più colpisce la naturalezza con cui sceglie quando colpire, senza forzare e mantenendo la solita, glaciale efficienza. Con un vantaggio che tocca i 100-71 già a fine terzo quarto, l'ultimo periodo si trasforma quasi in passerella controllata, con i Clippers che gestiscono senza mai concedere la sensazione di un possibile rientro dei Kings.

Per Sacramento, invece, il quadro è decisamente più cupo: la sconfitta a Los Angeles è l'ennesimo passo falso in una striscia che recita 3-12 dall'ultima settimana di novembre, con la quinta sconfitta consecutiva lontano da casa a certificare un momento complicato. Nique Clifford prova a tenere accesa una luce offensiva, Maxime Raynaud lotta a rimbalzo – firmando una doppia presenza concreta tra punti e carambole – e Russell Westbrook trova modo di colpire dalla distanza e di servire qualche assist proprio contro la sua ex squadra, ma il gap tra le due realtà, almeno in questa partita, è evidente. Le cifre raccontano bene la differenza d'intensità e lucidità: i Clippers chiudono col 51.1% dal campo e, soprattutto, con appena quattro palle perse, trasformando invece le 19 perse di Sacramento in 28 punti che spezzano ogni tentativo di equilibrio. I Kings si fermano al 41% al tiro e non riescono mai a mettere pressione reale a una Los Angeles che vola nel punteggio e, soprattutto, consolida l'idea di essere entrata finalmente nella fase della stagione in cui può smettere di cercarsi e iniziare a riconoscersi come una contender credibile a Ovest.