Tunnel Fashion Walk: tutto quanto fa spettacolo per lanciare la WNBA al successo

Il tunnel fashion walk nella WNBA è diventato un vero e proprio rituale di stile e affermazione identitaria. Prima di ogni partita, le giocatrici sfilano nei corridoi che portano agli spogliatoi (ora chiamati tunnel fashion walk) indossando outfit audaci, personalizzati e spesso firmati da brand di lusso. Questo momento, inizialmente informale, è oggi una passerella mediatica che celebra l’individualità e la visibilità delle atlete ed è entrato a pieno titolo nella narrazione social delle partite. L'argomento è stato sviscerato in un lungo articolo pubblicato su Il Post
Origini e trasformazione.
Negli anni iniziali della lega, il dress code era rigido: completi sobri, niente jeans strappati o sneakers vistose. Le giocatrici dovevano apparire “professionali” secondo standard maschili e conservatori. Il cambiamento è iniziato nel 2013 con Brittney Griner, che ha reinterpretato l’outfit da draft con dettagli personali e anticonvenzionali. Dal 2021, la WNBA ha allentato le regole, aprendo la strada a una moda più inclusiva e creativa. Fantasia, originalità ed eccessi di cattivo gusto non mancano, ovviamente.
Moda, identità e visibilità.
Oggi le giocatrici collaborano con stylist e brand di alta moda, come nel caso di Caitlin Clark, vestita da Prada al draft 2024. Il tunnel fashion walk è diventato uno spazio di espressione queer, femminile e sportiva, dove atlete come Sydney Colson e Diana Taurasi rivendicano il diritto di vestirsi secondo la propria identità. Il pubblico della WNBA è cresciuto del 31% negli ultimi due anni, e la moda ha giocato un ruolo chiave in questo processo.