Lakers coinvolti nell’indagine su scommesse illegali: documenti richiesti dalla NBA

Secondo quanto riportato da ESPN e The Athletic, i Los Angeles Lakers sono tra le squadre contattate dalla lega per fornire “documenti e registri” nell’ambito di un’indagine sulle scommesse illegali. Tra i dipendenti coinvolti figurano l’assistant trainer Mike Mancias e l’executive administrator Randy Mims, insieme a circa una dozzina di membri dell’organizzazione. La NBA ha chiarito che essere contattati non significa automaticamente essere accusati di illeciti.

In una nota ufficiale, la lega ha spiegato di aver incaricato uno studio legale indipendente di indagare sulle accuse emerse da un atto d’accusa federale. “Come avviene in queste indagini, diversi individui e organizzazioni sono stati invitati a preservare documenti e registri. Tutti hanno collaborato pienamente”, ha dichiarato un portavoce. L’attenzione sui Lakers è legata anche alla presenza di LeBron James, giunto alla sua settima stagione con la franchigia. L’indagine ha avuto origine da un atto d’accusa federale che ha sorpreso la NBA lo scorso mese.

Tra gli arrestati figura Damon Jones, ex giocatore e assistente allenatore, amico di LeBron James, accusato di aver venduto o tentato di vendere informazioni riservate ai bookmaker riguardo l’assenza di James in una gara contro i Milwaukee Bucks nella stagione 2022-23. Le indagini hanno portato anche agli arresti di Chauncey Bilups, coach dei Portland Trail Blazers, sospettato di partite di poker truccate, e di Terry Rozier dei Miami Heat, accusato di aver informato un amico di un’uscita anticipata da una gara con gli Charlotte Hornets simulando un infortunio. Quella soffiata ha permesso di piazzare oltre 200.000 dollari in scommesse sull’“under” delle sue statistiche, secondo il Dipartimento di Giustizia.