Dallas scampa il pericolo superando i Blazers dopo un overtime perfetto
I Mavericks respirano: contro una Portland coriacea, con Deni Avdija da 29 e le spalle larghe di Shaedon Sharpe e Jerami Grant (36 e 26), Dallas resiste, forza l’overtime e chiude in volata, cancellando settimane complicate tra sette ko in otto gare e l’addio al GM Nico Harrison. Portland impone subito il tono: difesa solida, esecuzione pulita e colpi pesanti a fine periodo. In un lampo, la schiacciata di Robert Williams III e le triple al buzzer di Shaedon Sharpe e Toumani Camara aprono il solco (29-37). Dallas resta aggrappata al ferro con presenza a rimbalzo, poi la panchina porta ossigeno: D’Angelo Russell e Klay Thompson rispondono dall’arco (tre bombe per l’ex Warriors), Moussa Cissé dà fisicità, mentre Daniel Gafford domina vicino al canestro e PJ Washington punisce da lontano. Così i Mavs tornano a contatto all’intervallo, sotto 57-61.
Dopo la pausa, Dallas alza la pressione e ripulisce le rotazioni: intensità, mani disciplinate, ritmo controllato. Ne nasce il break che cambia la partita: 9-0 Blazers iniziale con Sharpe in evidenza, ma i Mavs rispondono e Cooper Flagg passa dall’ombra alla luce. Prima il tris dall’arco firmato PJ Washington, poi la tripla di Flagg e una transizione folle chiusa con 2+1 contro Camara e Avdija (70-75). Kris Murray tiene Portland avanti con due triple che fissano il +6 a fine terzo (85-91), ma Dallas costruisce l’ultimo sprint: Washington replica da tre, Max Christie lo imita e Flagg apre un 13-2 di puro impeto (111-106).
Il finale è un elastico: i layup di Sharpe e Avdija e i tre liberi di Grant rimettono tutto in equilibrio, mentre il libero corto di Flagg ricorda quanto l’inerzia sia fragile. Sulla palla della vittoria, Portland spreca: ultima esecuzione caotica e tiro forzato di Avdija (118-118). In overtime Dallas non sbaglia nulla: Gafford indica la via con 2+1, Flagg si riscatta con due canestri, PJ Washington fa esplodere l’American Airlines Center in schiacciata (132-129), poi l’espulsione di Avdija chiude i conti e Brandon Williams mette il sigillo in penetrazione (136-131). Il 138-133 finale vale ossigeno puro e una prova di carattere.
Lettura chiave: Cooper Flagg regge la pressione dopo una prima metà timida e firma il money-time, cancellando l’errore dalla lunetta. È co-top scorer di squadra, secondo a rimbalzo e terzo per assist, senza palle perse: sostanza e sangue freddo. Merito anche di Jason Kidd che orchestra il gruppo senza Anthony Davis e Kyrie Irving: otto Mavs a quota 9 o più, con Russell e Thompson dal bench a dare il boost giusto. E la firma statistica: supplementare perfetto, 7/7 al tiro in cinque minuti. Per Portland, invece, pesa l’ultima scelta di Tiago Splitter senza timeout: Avdija forzato da tre, occasione sfumata e, in coda, la sesta lo toglie dalla partita.