Repesa rivela: «Alessandro Gentile poteva essere protagonista in NBA: è il mio più grande dispiacere»

Repesa rivela: «Alessandro Gentile poteva essere protagonista in NBA: è il mio più grande dispiacere»
© foto di Ciamillo

Jasmin Repesa ha parlato a La Gazzetta dello Sport nel giorno del suo ritorno a Milano da avversario alla guida della Trapani Shark. Un'ottima partenza, nonostante la penalizzazione, per i granata: «In un mercato per noi non facile, perché tra G-League e college in Europa ci sono sempre meno giocatori di valore, e su cui noi arriviamo dopo le squadre con più budget che fanno l'Eurolega, siamo riusciti a trovare buoni giocatori ma prima di tutto ottime persone, pronte a sacrificarsi per il successo comune, con voglia di crescere e migliorare», dice il coach croato. «L'Olimpia? Queste partite sono come un regalo, per sfidare noi stessi e per dùci dove siamo, a che livello possiamo competere. In più, sapendo che ci saranno quasi mille trapanesi con noi, da una parte c'è grande orgoglio e soddisfazione, dall'altra una grande responsabilità: non vogliamo deluderli». 

Biennio per lui a Milano«È stato un privilegio lavorare in una società con un proprietario come il Signor Armani: un'opportunità del genere è il massimo che può succedere nella carriera di una persona. Rammarico? Forse poteva durare di più? Sì, sono d'accordo. Nel primo anno abbiamo vinto coppa e campionato come non succedeva da vent'anni, del secondo onestamente non sono soddisfatto per mille motivi: abbiamo avuto problemi dentro la squadra, tanti infortunati, non è andata come volevo, ma la vita è così, e a testa alta posso dire che ho dato il massimo». In quella squadra due giovani come Fontecchio e Abass. «Sono un allenatore a cui piace la programmazione e far crescere la società e la squadra. Ho portato Fontecchio e Abass, due giocatori destinati a finire in Nba: gli infortuni hanno impedito ad Abi di raggiungere gli obiettivi che io e lui volevamo, peccato, ma ha fatto una carriera straordinaria, prima alla Virtus e ora a Dubai. Vedere che nessuno dei due poi sia rimasto è un dispiacere perché secondo me meritavano di diventare i due punti di riferimento, giocatori che potevano e dovevano fare la storia di Milano».

Repesa parla anche di Alessandro Gentile: «Onestamente è il mio più grande dispiacere non essere riusciti tutti quanti a portarlo al livello che meritava, perché aveva tutto per essere davvero protagonista in Nba. Ma la vita è così: qualche volta ferisce, qualche volta ti colpisce dove non ti aspetti». I suoi assistenti erano Cancellieri, Fioretti e Galbiati, un dream team. «Se rimango in Italia un altro anno o due, va a finire che ci saranno miei ex assistenti in tutto il campionato! Ora è arrivato Mrsic che ho avuto al Cedevita, poi Vertemati che era con me a Treviso. Mi fa piacere vedere come crescono e come stanno lavorando: bravi, sanno che a loro voglio bene, vivo il loro successo come fosse un successo mio».