Moses Moody show a New Orleans: 32 punti e 8 triple, Warriors travolgenti

Moses Moody show a New Orleans: 32 punti e 8 triple, Warriors travolgenti
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Dopo il festival di Stephen Curry a San Antonio, a New Orleans è Moses Moody ad accendere la notte: 32 punti e 8/12 da tre, con un primo quarto irreale da 7/8 dall’arco che spacca subito la partita e porta Golden State sul 39-22. Nel primo match dopo l’esonero di Willie Green, i Pelicans affondano concedendo 44 punti nei primi dodici minuti e si aggrappano a José Alvarado (18) per limitare i danni (44-28). L’inerzia però cambia nel secondo periodo: trainati da Trey Murphy III (20 punti, 8 rimbalzi, 4 recuperi) e dal rookie Jeremiah Fears (17), i padroni di casa rientrano sotto la doppia cifra, complice un Curry da 9 punti con 2/11 al tiro e senza canestri dal campo nella prima metà.

Il gruppo di James Borrego firma un 10-0 e arriva fino a -4 (53-49), ma Jimmy Butler (18 punti, 10 assist) domina gli ultimi due minuti prima dell’intervallo: parziale di 8-0 Warriors e +12 negli spogliatoi (61-49). Alla ripresa, Moody riparte centrando l’ottava tripla; le palle perse fioccano su entrambi i fronti, ma è Golden State a capitalizzare (73-53). Il primo canestro da tre di Curry e il ritmo pulito di Brandin Podziemski (19 punti) respingono l’ultimo sussulto dei Pelicans e mantengono i Warriors in pieno controllo (85-71).

Nel quarto periodo Moody, Butler e Quinten Post chiudono la porta a ogni speranza di rimonta: il gap tocca i 25 punti e Golden State archivia la terza vittoria di fila, pronta a chiudere il road trip in Florida contro Orlando e Miami. La notte consacra Moody in versione “Splash Brother”: arrivato con il 42% da tre, supera il proprio ritmo e fissa il massimo stagionale di triple in un singolo quarto (7), chiudendo con due nuovi career-high, 32 punti e 8 triple a bersaglio.

Segnali dalla linea verde di New Orleans: il rookie Jeremiah Fears continua a ritagliarsi spazio con costanza in doppia cifra, mentre l’interim di Borrego apre alla gioventù senza stravolgere il quintetto (Poole e Williamson ancora out). Derik Queen parte centro titolare: mostra una linea ricca (9 punti, 7 rimbalzi, 6 assist), gonfiata però nel garbage time, e soffre la fisicità di Draymond Green; Kevon Looney scivola fuori dal cinque e dalla rotazione. Il messaggio è chiaro: i Pelicans cercano identità ripartendo dai giovani, ma contro questi Warriors la lezione è severa.