Acqua S.Bernardo Cantù, Santoro: "A noi serve ancora la conoscenza reciproca"

Sandro Santoro, General Manager dell’Acqua S.Bernardo Cantù, ha parlato della sua esperienza passata alla Germani Brescia sulla stampa locale: “È stato un percorso importante e formativo per me. Il club in quegli anni è cresciuto, anno dopo anno. Arrivo e veniamo promossi in A, un punto di partenza che semplifica tante cose. Lì avete gettato le basi per una serie A da protagonisti? Tanti fattori sono coincisi ma non sono mai scontati. Brescia è una città industriale, con situazioni che facevano pensare a un progetto di ampio respiro. Non solo: i valori umani all'interno del club sono stati un'arma fondamentale e anche per questo motivo il progetto è cresciuto ancora”.
Santoro ha anche parlato della sfida da ex della sua Cantù contro Brescia di questa domenica: “La squadra è composta per nove decimi dagli stessi giocatori dello scorso anno e il giocatore "nuovo" è CJ Massinburg che era a Brescia due anni fa. Inoltre, l'allenatore è Matteo Cotelli, che era già nello staff: si può dire che gli ho fatto io il primo contratto da professionista. È un fatto anomalo per la pallacanestro cambiare poco: questo ha già creato un vantaggio rispetto alle competitor che rifatto i roster”.
Santoro ha anche fatto un punto dopo il k.o. contro Trapani: “Crediamo sia necessario migliorare le cose basilari. A noi serve ancora la conoscenza reciproca e anche del campionato, dopo tanta A2. Serve del tempo per metabolizzare a tutti i livelli questo passaggio. In A si deve cambiare tanto, per forza, e noi dobbiamo mettere olio nei meccanismi. Affrontare una squadra importante e imponente come Brescia farà parte del percorso. Ma non ci inventeremo nulla, nessuna alchimia. Giocheremo a viso aperto, con il dovuto rispetto nei confronti di una squadra che viaggia benissimo da anni. Dobbiamo anche un prendere consapevolezza delle nostre capacità”.