A2 F : il Campionato più bello che c'è, girone B

Ecco cosa ha visto di particolare Federico Rinaldi nelle due partite del girone B sulle quali si è soffermato
24.11.2025 13:31 di  Eduardo Lubrano  Twitter:    vedi letture
A2 F : il Campionato più bello che c'è, girone B

Alpo – Rovigo 89-81: derby veneto spettacolare, sesta vittoria consecutiva per le veronesi

Alla settima giornata il calendario propone un derby veneto tutto da gustare. Da una parte l’Alpo, padrona di casa, reduce da cinque vittorie consecutive e capace nell’ultimo turno di espugnare Ragusa giocando un basket brillante; dall’altra Rovigo, squadra dai risultati più altalenanti ma spesso più incisiva in trasferta che tra le mura amiche. Pronostico sulla carta favorevole alle veronesi, ma nei derby tutto può accadere.

Pronti via e partenza sprint delle padrone di casa che  piazzano un 9-2 grazie alla mano calda di Gregori. La partita sembra mettersi subito in discesa per le padrone di casa, costringendo coach Pegoraro al time-out dopo appena due minuti di gioco. Rovigo però rientra trasformata: una strepitosa Stoichkova firma la rimonta e riporta il punteggio in parità. Da questo momento fino a metà dell’ultimo quarto il match resta punto a punto, intenso e appassionante.

Rosignoli devastante nella prima metà

Il ritmo è altissimo, nessuna delle due squadre riesce a prendere il sopravvento, anche se l’Alpo chiude i parziali sempre con un leggero vantaggio. Ci prova capitan Rosignoli – 22 punti, di cui 20 nel primo tempo – che nel secondo quarto infila cinque triple consecutive, un parziale che stenderebbe chiunque… ma non Rovigo. Le rodigine rispondono con Zanetti e restano pienamente in partita.

Equilibrio fino al quarto periodo

Anche nel terzo periodo regna l’equilibrio, con le ospiti che affacciano persino avanti nel punteggio. Finita la vena realizzativa di Rosignoli, tocca a Parmesani e a una sontuosa Soglia (17 punti e 16 rimbalzi) tenere alto il ritmo dell’Alpo. Dall’altra parte rispondono Viviani e soprattutto Castelli (19 punti top scorer per Rovigo).

La svolta: Peresson firma l’allungo decisivo

Il momento chiave arriva a metà dell’ultimo quarto: Peresson prima mette una tripla, poi serve un assist alla solita Soglia. È il break che scava il solco decisivo. Rovigo non smette di combattere, ma da lì in avanti non riesce più a ricucire. Alpo si aggiudica così un derby bellissimo e combattuto fino all’ultimo possesso, ed ora sogna la Coppa Italia

Le veronesi centrano la sesta vittoria consecutiva e si confermano pienamente in corsa per la Coppa Italia. Nonostante il risultato, coach Pegoraro può dirsi soddisfatta della prestazione delle sue ragazze: una prova di alto livello.

Nota finale

Il punteggio elevato potrebbe far pensare a difese poco attente, ma non è questo il caso: gli attacchi sono stati continui, ben costruiti e con percentuali molto alte. Qualche errore c’è stato, inevitabile in una gara giocata a ritmi così intensi, ma lo spettacolo non è mai mancato.

Umbertide-Matelica 62-65: duello da playoff, la spuntano le marchigiane

Nel big match di giornata, Umbertide e Matelica — le due squadre ancora imbattute in avvio di stagione — hanno dato vita a una sfida degna delle grandi occasioni. In palio non solo il primato, ma anche un segnale forte in vista degli obiettivi dichiarati da entrambe: la Coppa Italia, certo, ma per Matelica anche l’ambizione concreta di puntare al titolo.

Per chi non ha visto la partita, basta un concetto: clima da playoff. Intensità altissima, difese feroci, fisicità su ogni possesso e quell’equilibrio che resta sospeso fino all’ultimo pallone.

I nomi non mancherebbero. Bacchini e Bonvecchio — quest’ultima top scorer del match e autrice dei tre punti decisivi nel finale — hanno guidato Matelica nei momenti chiave. Dall’altra parte Tomassoni ha trascinato Umbertide con una prova offensiva brillante e una partita difensiva da raccontare, mentre Gianageli ha messo insieme la sua quarta doppia doppia consecutiva: 13 punti, 12 rimbalzi e 25 di valutazione.

Ma i singoli, stavolta, non bastano a spiegare tutto. La vera cifra della gara è stata collettiva: tensione, agonismo, tenacia. Nessuno ha mollato un possesso. Ogni errore aveva il peso specifico di una finale. E quando una squadra provava la fuga, l’altra era sempre lì, agganciata.

Nel finale l’ha spuntata Matelica, che rimane così l’unica formazione ancora imbattuta del campionato e continua la sua corsa verso gli obiettivi stagionali. Umbertide esce sconfitta, ma non ridimensionata: il percorso resta intatto, anche se ora servirà voltare pagina in fretta e rimettersi subito a correre.