Reyer Venezia, Spahija: «La nostra panchina ci sta dando tanto e continuiamo a giocare profondi»
Vittoria in casa della Bertram Derthona per la Reyer Venezia. A fine gara a parlare è coach Neven Spahija: "La prima cosa che voglio dire stasera sono i complimenti alla nostra squadra per ancora una vittoria di fila, penso che in campionato sia la quinta. Non è facile, soprattutto qua, in questo ottimo nuovo palazzetto, contro questa squadra: Tortona ha tanto talento, è profonda e ben allenata.
Abbiamo fatto un po' di meno in difesa, però noi giochiamo con tanti possessi. Non è facile segnare 98 punti; altre squadre ne segnano meno, ma tutti giocano per vincere e noi ci siamo riusciti. La nostra panchina ci sta dando tanto e continuiamo a giocare profondi: oggi ha fatto meglio nel secondo tempo che nel primo, ma ci dà tanto equilibrio. Noi abbiamo giocato bene anche quando loro hanno messo pressione per rientrare in partita: abbiamo sempre risposto colpo su colpo".
La dedica
"Devo dire una cosa dal mio cuore: questi giorni sono stati molto, molto complicati perché il nostro primo tifoso, Luigi, ha perso la mamma e sappiamo tutti cosa significa nella nostra vita. Siamo stati veramente tristi. Noi siamo una squadra che respira insieme e che lavora insieme fino alla fine, dunque vogliamo dedicare questa vittoria a lui".
LE PAROLE DI WILTJER
"Grande vittoria perché abbiamo giocato insieme contro una squadra molto forte. Hanno avuto un grande inizio di stagione e hanno sempre vinto in casa, dunque venire qui a vincere è qualcosa di importante, specialmente in vista della pausa.
Stiamo crescendo; qualunque sia il quintetto in campo nei momenti chiave della partita, ci dà la possibilità di vincere, ed è importante. Non c'è ego in questa squadra, solo altruismo: ci aiutiamo e sosteniamo a vicenda. E questo è fondamentale, specialmente per una stagione così lunga: non possiamo fare affidamento solo su uno o due giocatori, abbiamo bisogno di tutti".
Ora la pausa
"Ora, per chi non giocherà in Nazionale, è importante staccare e recuperare mentalmente; per chi è in Nazionale come me, è un onore giocare per la propria Nazione, e anche per me lo è. Darò il massimo e proverò a gestire ogni giorno al meglio per farmi trovare pronto quando tornerò alla Reyer".