L'Italbasket cerca il suo Sinner. Banchi: «Giro l'Italia per trovare un giocatore speciale tra i nostri giovani»
La Nazionale di Luca Banchi pronta a esordire con le gare di qualificazione ai Mondiali. Il CT dell'Italbasket ha diramato pochi giorni fa i convocati in vista delle sfide a Islanda e Lituania. Banchi si è raccontato questa mattina a Umberto Zapelloni su Il Foglio: "La maglia azzurra era un sogno quando ero un giocatore e lo è rimasta quando sono diventato allenatore. Il debutto arriva in un momento della mia carriera dove dovrei riuscire a tollerare certe emozioni, anche se sarà qualcosa di unico e speciale come continua a ripetermi il presidente Petrucci", dice il CT. "Siamo di fronte a quella che sulla carta può apparire l'ennesima missione impossibile, ma anche una missione che mi stimola. Insieme ai miei collaboratori abbiamo cercato di concentrarci su come strutturare il nostro messaggio per essere sintetici, calzanti, precisi, convincenti. Dobbiamo scegliere un linguaggio e un messaggio tecnico che sia facilmente assimilabile, svestire i panni dell'allenatore che ha a disposizione il precampionato e settimane di lavoro, indossando quelli dei seiezionatori che devono concen trarsi intanto sul reclutamento della miglior tipologia possibile di giocatori e poi trovare un sistema che sia facilmente assimilabile perché questa squadra non deve perdere assolutamente".
Una Nazionale diversa da quella del predecessore Pozzecco, in quanto tanti non sono convocabili per l'EuroLeague: "Ma Gianmarco ha proseguito il lavoro cominciato dai suoi predecessori e ha lasciato una grande voglia di partecipazione e uno spirito che dovremo continuare ad alimentare", prosegue Banchi, che ha inserito Achille Polonara come capitano: "Sono stato vicino ad Achi a Bologna durante la prima malattia. Conosco bene il ragazzo e il suo valore ed era giusto averlo con noi, farne il nostro capitano non giocatore. Achille ha 94 presenze in azzurro e saprà trovare certamente le parole per dare soprattutto ai più giovani giusto abbrivio per vivere quest'esperienza straordinaria nel modo migliore possibile. Questa maglia ha un valore speciale, ma ha anche un peso e una responsabilità...".
La ricerca al Sinner del basket. "Sono a caccia del mio unicorno, sono alla ricerca di qualcosa di quasi mitologico. La pallacanestro anche in Italia è stata capace improvvisamente, anche nei momenti di grande crisi, di trovare delle risorse che nessuno immaginava. Penso a un Bargnani prima scelta al draft Nba, a un talento assoluto come Gallinari, a Simone Fontecchio che seppure non giovanissimo sta giocando da protagonista in una grandissima franchigia come Miami. Sono a caccia di questo tra i giovani e ho visto dei prospetti interessanti. I risultati delle Nazionali giovanili dell'estate scorsa ci confermano che il materiale c'è. Noi dobbiamo lavorare per creare loro un percorso giusto e non disperdere tanto talento nella fascia dai 19 ai 23 anni. Con Datome e Trainotti stiamo lavorando su questo e sono convinto che l'arrivo di una figura illuminata come Maurizio Gherardini alla guida della Lega e di un visionario come Massimo Faraoni in Lega Nazionale ci possano aiutare".