L'intervista a Coldebella: l'applauso del PalaDozza, Pajola il più forte, e il ritorno in Israele del Maccabi

22.11.2025 00:01 di  Iacopo De Santis  Twitter:    vedi letture
L'intervista a Coldebella: l'applauso del PalaDozza, Pajola il più forte, e il ritorno in Israele del Maccabi
© foto di Ponticelli/Ciamillo

Claudio Coldebella ha fatto ritorno a Bologna con la trasferta del suo Maccabi Tel Aviv al PalaDozza, dove la Virtus ha avuto la meglio per 99-89. "Ringrazio la Virtus Bologna per la disponibilità e l'ospitalità avuta nei nostri confronti, non semplice, ringrazio le forze dell'ordine", dice il General Manager del club israeliano, accolto dal PalaDozza con un applauso, ai microfoni di Sky Sport. "Le cose inaspettate, come l'applauso, mi hanno fatto molto piacere. Questo è un campo che ritengo unico, dai giocatori uno dei più belli dove giocare, senti il pubblico molto vicino. Bello essere qui". E sui ricordi e le analogie con il passato dice: "Un grande grazie alla Virtus, mi ha permesso di calcare i palcoscenici più grandi. Vedo tante similitudini rispetto ad allora. Vedo veterani come Hackett e ricordo Brunamonti. Rivedo secondo me il giocatore più forte in assoluto, Pajola. Bella questa continuazione. La Virtus gioca con grande fluidità, li vedo tutti molto coinvolti e hanno tutti ben preciso in testa quello che è il loro ruolo".

Coldebella è diventato GM del Maccabi in estate, e il mercato non è stato semplice viste le circostanze: "Le scuse non devono fare parte del nostro mondo sportivo. Cerchiamo di competere, non è sicuramente una situazione semplice, ci sono trasferte. I ragazzi si impegnano, anche oggi ho visto uno spirito giusto. Con 20 squadre e più partite, l'impatto degli infortuni è sempre maggiore, ma mi diverto tantissimo perché le partite sono bellissime. Siamo partiti con tre israeliani, stasera puntiamo molto su di loro, anche in ottica campionato. Sorkin ha un talento incredibile, uno dei migliori nel suo ruolo in EuroLeague".

Si parla anche del ritorno a Tel Aviv, che potrebbe avvenire a dicembre. "Forse do lo spunto a qualcuno ricordando che ho avuto l'onore di giocare con la Nazionale in un torneo che si chiamano i Goodwill Games. Erano stati inventati dopo i boicottaggi alle Olimpiadi di Mosca e Los Angeles. Lo spirito era di cercare di dare un valore allo sport anche in un momento così difficile. Tornando alla situazione di oggi, non è una decisione nostra, ma dei club di EuroLeague. Ce lo auguriamo anche per la difficoltà che stiamo attraversando e nel cercare di ristabilire i veri valori sportivi. Penso che ci sarà una decisione nei prossimi giorni. L'ideale decisione era di tornare a dicembre, ma non è ancora stata confermata".