Guerri Napoli, Gentile: "Il conoscersi davvero ci porterà al salto di qualità"
Il capitano del Guerri Napoli Basketball Stefano Gentile si è raccontato in esclusiva nella settima puntata di “Speak&Roll”, in onda ogni venerdì dalle 20.30 alle 21.30 sulle frequenze (FM 100,5 MHZ, Canale 84 del digitale terrestre Campania) e piattaforme (Streaming video su www.crcnews.it, app gratuita di #RadioCRC in live su YouTube) di Radio CRC. Queste le principali dichiarazioni, a poche ore dalla sfida di questa sera alle 20, che vedrà i ragazzi di coach Magro, reduci dal KO casalingo con Brescia, a caccia del riscatto contro il Banco di Sardegna Sassari, sul parquet della Alcott Arena di Fuorigrotta.
IL LAVORO DOPO IL KO CON BRESCIA - "Sicuramente è stata una settimana dove ci siamo un po' tra virgolette guardati in faccia e abbiamo messo il focus su quelle che sono state, un po' le problematiche che abbiamo affrontato nella partita di Brescia. Riguardando il video, analizzandolo, sicuramente ci siamo resi conto che potevamo fare meglio, a prescindere dal fatto che abbiamo affrontato la prima della classifica, quindi abbiamo messo l'attenzione su determinate cose che dobbiamo far meglio e adesso cercheremo di farle, cercheremo di poi portarle in campo. È chiaro che ci lavori tutta la settimana, ma la cosa importante sarà poi dopo il campo, sarà poi dopo ottenere il risultato".
COSA SERVE PER IL SALTO DI QUALITA' - "Quando una squadra è tutta nuova viene più facile fare quelle che sono le cose che magari derivano più dal singolo piuttosto che da un lavoro corale, quindi inizialmente sicuramente il correre fa spiccare quelle che sono le doti del singolo, ma secondo me poi col tempo e con il lavoro riusciremo a portare dentro anche l'aspetto a metà campo e la fase offensiva più a metà campo. Ci vuole ovviamente un po' di tempo, ma allo stesso tempo siamo consapevoli che dobbiamo fare risultato senza avere due o tre stagioni alle spalle. In questo senso penso che ci manca anche un po' più di tempo e di vissuto insieme, il conoscersi davvero. Anche questo ci farà fare il salto di qualità".
IL LAVORO DEL CAPITANO - "Il mio lavoro è quello di seguire le direttive al meglio possibile, il più preciso possibile, poi ovviamente l'allenatore decide. Il mio lavoro è quello di farmi trovare pronto e cercare di dare una mano con magari i tuoi consigli. In più, sfruttando il fatto che comunque ho qualche annetto in più di esperienza, do qualche consiglio cercando di indicare più dal lato pratico dal lato del giocatore piuttosto che dal lato motivazionale. Del resto queste sono cose che i ragazzi già hanno, perché sono dei ragazzi che comunque hanno fame e hanno voglia di fare. E' bello poi far capire soprattutto gli stranieri dove sono arrivati: per esempio mettiamo anche un po' di musica napoletana durante la sessione di pesi, soprattutto quella di Pino Daniele, anche per fargli capire un po’ il ritmo un po' il mood della situazione, così piano piano li facciamo entrare in un po’ della dell'ottica della città".
SU CARUSO - "Sicuramente per Willy è ancora un periodo di adattamento. Non è facile passare da una squadra dove sei specialista e devi fare esattamente quelle due tre cose che aiutano i compagni a vincere, a una squadra che magari è leggermente meno forte e ti devi abituare a fare più cose. Da questo punto di vista qua è chiaro che i risultati possono aiutare perché nel momento in cui arrivano i risultati c'è l'entusiasmo è una cosa che può aiutare e credo che ci possiamo aspettare. Willy è un ragazzo che vedo tutti i giorni impegnarsi sia in palestra sia in sala pesi, che ci tiene quindi sono convinto che questi sono dei valori che poi alla lunga verranno fuori".
SU EL-AMIN - "Anche lui è alla prima esperienza nel campionato italiano. deve capire c'ha dei momenti delle partite in cui sicuramente fa benissimo e delle partite in cui magari trova l'avversario che un po' più scaltro e magari può mettere un po' più in difficoltà. Io sono sicuro che ci darà una grande mano, ancora di più di quello che ha fatto fino ad ora. Sicuramente questa Serie A ha delle peculiarità e delle particolarità che lo rendono un campionato molto competitivo, e anche se non è il più ricco sicuramente è un campionato dove ci sono tantissimi giocatori che sanno fare tutto e deve essere veramente pronto a tutto ogni domenica".