Atlanta resiste al ritorno di fiamma di Knueppel per superare gli Hornets

Atlanta resiste al ritorno di fiamma di Knueppel per superare gli Hornets
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Seconda parte del back-to-back per Charlotte, orfana di LaMelo Ball e Brandon Miller, ad Atlanta contro degli Hawks ancora senza Trae Young: l’avvio dice risveglio di Zaccharie Risacher (5 punti, 2 rimbalzi, 3 assist) per il +6, ma gli Hornets ribaltano subito con un 16-2 alimentato dai 9 punti iniziali di Collin Sexton (22 punti, 4 assist) fino al 22-14. La risposta di Atlanta è feroce: 14-0 e sorpasso, con Kon Knueppel (28 punti, 9/17 al tiro e 7/11 da tre) che ferma l’emorragia da oltre l’arco. Dopo 12 minuti, è 28-25 Hawks. Nel secondo quarto, Charlotte torna avanti con il suo rookie, Keaton Wallace pareggia (31-31), e gli ospiti chiudono comunque in vantaggio all’intervallo: 55-53.

La ripresa si apre con il buon momento di Dyson Daniels (22 punti, 9 rimbalzi, 6 assist), ma gli Hornets restano davanti grazie al tandem Knueppel–Sexton: il rookie firma la quinta tripla su cinque tentativi per il 72-65. Atlanta però non molla: Jalen Johnson (28 punti, 8 rimbalzi, 11 assist) risponde al lungo con un dunk e due liberi per il 76-75. Si va a elastico fino al termine del terzo periodo, chiuso dagli Hawks sul 92-88 grazie al volo di Mouhamed Gueye e alla tripla di Nickeil Alexander-Walker.

Nel quarto, i padroni di casa allungano a +10 quando Johnson pesca Daniels (103-93), ma Charlotte resta viva: tripla di Knueppel e canestro di Moussa Diabaté (12 punti, 11 rimbalzi) riportano gli Hornets a -1. Sorpasso con il 3+1 di Knueppel, che manda al bar Vít Krejci e strappa il fallo di Onyeka Okongwu per il 109-107. È un finale nervoso: Alexander-Walker rimette avanti Atlanta e, a dieci secondi dalla fine, cancella al tabellone il layup del rookie, giocata che indirizza definitivamente la partita.

Epilogo: 113-110 Hawks, secondo successo consecutivo prima del viaggio a Washington. Charlotte esce tra rimpianti ma con la conferma del brillante momento di Knueppel, mentre Atlanta ritrova solidità nel clutch con Alexander-Walker e il motore totale di Jalen Johnson. In un contesto di assenze pesanti, la differenza l’hanno fatta esecuzione e dettagli negli ultimi possessi.
Il messaggio è chiaro: anche senza Trae Young, gli Hawks sanno chiudere.