A1 F - Reyer Venezia, Matilde Villa: "Il segreto è che devo divertirmi"

Fonte: Piero Guerrini - Tuttosport
A1 F - Reyer Venezia, Matilde Villa: "Il segreto è che devo divertirmi"
© foto di Reyer.it

Le chiavi sono sempre un problema. Matilde racconta della volta che ha dimenticato quelle di casa e ha cercato rifugio da una compagna. Sorride divertita, del resto divertirsi è il suo segreto, la parola magica. Matilde Villa si nutre, trae energia dal divertimento. Altrimenti non andrebbe oltre un fisico normale, di ragazza appena diciottenne alta 1,70.

La forza di Matilde è che pensa al basket come un gioco. Il professor De Gregori cantava, "lasciatele sempre la sua dolce curiosità". Il futuro già presente del basket italiano al femminile è passato domenica scorsa da Moncalieri, con l'Umana Reyer Venezia che ha battuto l'Akronos. Doveroso conoscere la ragazzina che al debutto in A 16enne aveva inanellato una gara da 36 punti. E che in Eurocup viaggia a 8,5 punti, diventati nei quarti 12, con 3 assist.

Matilde, perché il basket?
"Da piccola ho praticato tanti sport. Con mia sorella gemella Eleonora abbiamo cominciato con la danza, mamma voleva due ballerine. Ma eravamo troppo cariche. Io andavo a guardare mio fratello tre anni più vecchio giocare e in palestra nei momenti di pausa prendevo la palla. A Lissone, l'allenatore di mio fratello ci ha messo subito in campo con i maschietti. Poi siamo andate a Costa Masnaga, la pallacanestro è stata amore al primo contatto e poi mi riusciva bene e adoravo correre e saltare. Da bambina avevo un pupazzo tondo, lo chiamavo eip, poi c'è stata la palla. E in futuro mi vedo sempre con quella".

Prima volta lontano da casa, da famiglia e amici. A 18 anni.
"Pensavo fosse molto più difficile, a casa non dovevo pensare a nulla. Ma ho imparato presto a essere più autonoma ed è bello. Studio, sono all'ultimo anno di Liceo Scientifico Sportivo e spero davvero di togliermi la maturità. Poi se ci saranno le condizioni, studiando online cioè, continuerò all'università, Ma prima devo finire al meglio il liceo, la stagione e sogno la Nazionale maggiore, gli Europei".

Stellina di uno sport che al femminile è seguito pochissimo.
"La pallacanestro femminile avrebbe bisogno soltanto di maggiore visibilità, anche sui social, in fondo pratichiamo uno sport molto popolare. Qualcosa rispetto a inizio stagione alla Reyer è successo: alla partita con la Virtus Bologna c'erano duemila spettatori, le sezioni maschile e femminile delle società di vertice sono un'opportunità. Dovrebbero girare più video, highlights, bisognerebbe raccontare più storie. Io appena sveglia ho sullo smartphone le immagini Nba, di Steph Curry il mio idolo. Lo ammiro tanto: fa sembrare facile l'impossibile, con un fisico normale, attacca sempre dal palleggio senza fermarlo. Trasmette felicità in campo e mi lascia a bocca aperta. Purtroppo non ho il suo tiro".

La ricetta è più basket nei social?
"Credo, però non sono tanto da social. Vivo di basket, non è certo un impegno. È il divertimento. Fuori dalla palestra mi piace uscire con gli amici, pratico altri sport, anche il calcio. Ascolto tanta musica, quella che mi rilassa e mi aiuta a pensare. Gazzelle, Ariette, Chris Brown i preferiti"

Sua sorella gemella gioca ancora a Costa Masnaga.
"Quando ho lasciato casa, pensavo a quanto sarebbe stato difficile separarmi da Eleonora: siamo gemelle, sempre assieme, scuola, giochi, uscite. Ma alla fine ci sentiamo sempre, ci confidiamo e sosteniamo. Competizione tra noi c'è solo negli uno contro uno al campetto, allora si gioca duro, si può finire per litigare. Per il resto ognuna è felice dei successi dell'altra. il rapporto tra gemelli è sempre particolare"

Adattamento e obiettivi in Reyer?
"Sta andando benissimo, è un gruppo molto giovane e unito, penso si veda in campo. Questa settimana abbiamo la semifinale di Eurocup con il Galtasaray, andare avanti sarebbe straordinario. Dobbiamo giocare al meglio la prima partita. In campionato dobbiamo raggiungere la posizione migliore possibile, poi vedremo. La società ci mette nelle migliori condizioni per rendere. Lo staff è preparatissimo, Abitiamo vicine. È una dimensione molto diversa da Costa Masnaga. Abbiamo la consapevolezza di stare costruendo qualcosa di importante. Poi sogno di andare all'Europeo. La Nazionale è l'obiettivo fin da bambina. È stato bellissimo essere nell'ultimo gruppo e ancora ricordo il debutto, la tensione. Tanto che alla prima azione mi sono buttata a canestro. Sono fatta così".

Appunto, lasciatele sempre la sua curiosità.