FIBA-EuroLeague War: un nuovo capitolo si scrive tra le righe

05.11.2020 07:00 di Umberto De Santis Twitter:    vedi letture
FIBA-EuroLeague War: un nuovo capitolo si scrive tra le righe

EuroLeague nella giornata di domani colloquierà con i principali campionati nazionali per trovare delle soluzioni per portare a termine la stagione. E non con FIBA Europe? E' la prima volta da molto tempo a questa parte che EuroLeague sente il bisogno di confrontarsi con la parte avversa. 

Forse perché è veramente in difficoltà. Ormai per conteggiare il numero delle partite rinviate occorre il pallottoliere...  e si corre il rischio di una chiusura totale tra gli stati nazionali che renderebbe impossibile continuare con questo format, ed ecco perché ieri si parlava già di "bolle" dove concentrare le squadre.

Idea possibile solo a condizione che le stesse siano autorizzate dalle loro leghe a riformulare il calendario dei campionati nazionali. Occorre quindi un accordo complesso.

La necessità rende umile un campionato che si vuole avviare all'aumento delle sue partecipanti per tagliare il cordone ombelicale delle stesse con le loro leghe. L'alternativa a non trattare, tuttavia, è la chiusura prematura delle due coppe ECA e la mancanza di un campione per il secondo anno consecutivo.

Il pubblico dei lettori, che guarda alla pallacanestro come passione e svago, stenta certamente a comprendere questa guerra iniziata nel 2014 tra FIBA ed EuroLeague. Forse serve riepilogare i termini della querelle.

Nel 2014 FIBA impone una rivoluzione al calendario mondiale con la dichiarata ambizione di voler esaltare i tornei delle Nazionali. Chiaramente EuroLeague, che si è ritagliata una certa autonomia negli anni di gestione della principale coppa europea, non si vuole far comprimere dalla novità che andrà, ad esempio, a introdurre quelle "finestre" che interromperanno i propri tornei tra autunno e primavera.

Comincia un processo organizzativo e finanziario che mira a svincolarsi dalla dipendenza FIBA, come viaggia attualmente la NBA. L'ente mondiale, invece, non vuole ritrovarsi con un altro concorrente indipendente in casa. Da qui quel conflitto che abbiamo chiamato "The FIBA-EuroLeague War".

In questo momento l'accordo serve più a EuroLeague che alla ULEB e alle sue associate. Ora bisognerà aspettare e vedere come si muoveranno le parti in causa. Certo che le prese di posizione di ingaggio sulle parole scritte da Ettore Messina non lasciano presagire una conversazione amichevole o facile.