Dietro il silenzio di Pianigiani: Legabasket debole, Olimpia altrove, pubblico distratto

Dietro il silenzio di Pianigiani: Legabasket debole, Olimpia altrove, pubblico distratto

Ferdinando Minucci, premiato dall'EuroLeague come dirigente dell'anno 2008 per poi chiudere la Mens Sana in modo inglorioso perché "Il Monte dei Paschi aveva chiuso i rubinetti" non lo avrebbe mai permesso. La cura delle relazioni esterne era quasi parossistica con comunicati, distinguo, prese di posizione, pressing sulla stampa. Ma in sei anni quante volte Simone Pianigiani aveva saltato una presentazione di gara di campionato?

Il coach dell'Olimpia nella stagione 2017-18 non ha saltato né delegato ad un collaboratore la presentazione delle partite di EuroLeague. In compenso del campionato italiano ha parlato una volta sola (qui) prima della palla a due con Cremona alla prima giornata. Poi silenzio. Perfino con la carta stampata che riceve i soldi della pubblicità del gruppo Armani ed è tenuta ad avere, diciamo così, un comportamento più istituzionale verso il club. Il gesto non può non essere interpretato che come una chiara scelta della dirigenza Olimpia.

Disprezzo per le italiche giocate? Predisposizione d'animo per salutare Cantù, Varese, Bologna per sempre verso una EuroLeague che attende un parere favorevole della Commissione Europea per lanciarsi definitivamente verso un campionato in stile NBA e tagliare i ponti con la FIBA definitivamente? Paura della critica o della contestazione, come paventano sui social molti commenti?

L'allenatore senese non si è mai risparmiato per presentare le gare del torneo europeo, ovviamente avrà un contratto che glielo impone. Cosa ne pensa il presidente della Legabasket Egidio Bianchi, senese pure lui e misconosciuto direttore sportivo prima di diventare liquidatore della Montepaschi Siena di cui manca solo il buon Marco Crespi al presidente Proli per aver prelevato, oltre a diversi giocatori, anche i coach che si sono alternati negli ultimi otto anni di vita?

E mentre l'allenatore canturino Marco Sodini si sfiancava in tempi non sospetti nel chiedere un cambio di passo mediatico ai suoi colleghi (qui) e in primis ovviamente a Pianigiani, noi assistiamo impotenti a questa caduta mediatica che fa malissimo all'immagine della pallacanestro italiana e alla sua credibilità. Se il più importante attore del campionato, l'Olimpia Milano, se ne frega a cascata il sentiment arriva fino ai fans. Pianigiani ha fatto tutte le conferenze stampa dopo gara del campionato, con fatica e sempre senza nessun dirigente della società al suo fianco, a parte l'inutile addetto che non ha voce in capitolo. Per rispondere da solo anche alle domande che riguardano anche la proprietà e non sono di sua spettanza. C'è confusione nell'Olimpia, ai piani alti e a cascata fino a Legabasket. Con il mutismo non si promuove la pallacanestro in Italia...