Schio: la Famila si allena bene

01.09.2009 12:47 di Roberto Bernardini   vedi letture
Fonte: Il Giornale di Vicenza

SCHIO - Continua senza intoppi la preparazione del Famila Wüber Schio in vista della prossima stagione che inizierà nel week end 9-10 ottobre a Roma con il collaudato concentramento di tutte le squadre che partecipano al massimo campionato. Il calendario ha messo di fronte la squadra di Orlando a quella di Santino Coppa, il Priolo, che verrà incontrata nel girone di ritorno in Sicilia qualora il Famila vincesse l'andata.
Una stagione con parecchie novità in casa arancione, quella sicuramente arrivata a pochi giorni dal ritiro è stata quella che ha visto il ritorno di Paolo De Angelis al timone della società dopo una parentesi di lavoro a Pescara in occasione dei Giochi del Mediterraneo.
Paolo De Angelis ritrova quindi la società che aveva lasciato un anno fa e per molti questo rientro non è stato una vera sorpresa ma quasi un ritorno annunciato.
«Non credo sia così - le sue prime parole - ero molto impegnato nel mio lavoro ai Giochi e non avevo assolutamente fatto alcun progetto. Non sapevo cosa avrei fatto a Giochi conclusi, tant'è che io sono ancora sotto contratto e fra qualche giorno darò le dimissioni in quanto c'è sempre un post-Giochi che va gestito. Bisogna chiudere alcune formalità tra cui il passaggio delle consegne alla Grecia che li ospiterà nel 2013».
Poi la chiamata di Cestaro...
«Sì, finiti i Giochi il presidente mi ha chiamato e ha voluto sondare la possibilità di. . . e quindi ci siamo visti ai primi di agosto però prima di quell'incontro il mio futuro era ancora a Pescara.
In quella sede abbiamo visto che le idee di progettualità coincidevano e quindi alla fine eccomi qua».
Con quale spirito arriva a Schio?
«Sicuramente lo spirito è quello di sei anni fa - spiega il direttore generale - Ricordo che dissi che venivo a Schio perché questa squadra non aveva mai vinto... poi fatalità siamo stati bravi a vincere scudetti, coppa Italia, Fiba Cup. Adesso se volete la situazione è anche più difficile perché le responsabilità aumentano nel senso che bisogna mantenere quegli standard che c'erano stati. Bisogna farlo: la squadra è già stata fatta, ed è un'ottima squadra. Il campionato da un lato è diventato più difficile perché riducendo di due squadre non ti puoi permettere di commettere errori. Trovo il gruppo molto competitivo, onore a chi l'ha costruita, ora bisogna gestirlo e bisogna fare in modo che il mosaico conservi tutti i tasselli al loro posto. Ho visto che quest'anno c'è un'area un po’ francofana tra Antibe, Sauret e la stessa Ngoyisa; ai Giochi la lingua ufficiale era il francese e mi sa che anche qui dovremo abituarci a questa lingua. A parte gli scherzi la squadra è molto ben assortita anche caratterialmente e sicuramente la forza del gruppo sarà l'arma in più».
Si vocifera che lei passerà parte del suo tempo a Padova, più precisamente all'Euganeo, lo stadio di calcio, società che dipende dallo stesso suo presidente, Marcello Cestaro...
«No, capisco cosa volete dire, ma questo non è uno dei motivi del mio arrivo a Schio. Io mi sono messo a disposizione del presidente per tutto quello che riguarda il mondo dello sport del gruppo Unicomm. Non c'è in questo momento un accordo per fare qualcosa a Padova, il Calcio Padova ha una struttura organizzatissima, ha dimostrato di vincere un campionato (di Prima Divisione), e hanno iniziato nel miglior dei modi anche l'avventura in B. Certo che, se Cestaro mi chiedesse di fare qualcosa, io mi metterei a disposizione. L'altra volta ero stato chiamato a Schio prevalentemente per il basket, questa volta ci sarà la possibilità di sviluppare altri concetti da altre parti».
Famila in Eurolega, sarà l'anno buono?
«È dura perché l'Eurolega è una competizione strana; non è solo questione di tecnica, ma anche di convinzione».
Paolo Terragin