Sandro Gamba "Ai giovani il futuro della Nazionale e dell'Olimpia"

Sandro Gamba "Ai giovani il futuro della Nazionale e dell'Olimpia"
© foto di SAVINO PAOLELLA

Sandro Gamba torna ancora una volta a commentare la pallacanestro italiana, e in queste due settimane dominate dalla presenza della Nazionale azzurra e dalla finestra FIBA Worls Cup 2023 non poteva che ripartire da qui sulle colonne de La Repubblica edizione Milano.

"Per uno che ha allenato la Nazionale come me, e qualcosina ha vinto in carriera, vedere l'Italia andare in Spagna e portare a casa i due punti in questo modo, sempre avanti, sempre a testa alta, ha un sapore speciale. E non è solo questione di ricordi, di finali e semifinali vinte, di grandi battaglie del passato: i campioni d'Europa adesso sono loro, hanno un coach da Hall of Fame come Scariolo, la partita valeva comunque per le qualificazioni mondiali. Insomma, roba seria.

E conquistata con quella che potremmo definire Sperimentale, visto che i grossi calibri erano tutti assenti. Grande merito allora per Gianmarco Pozzecco. È probabile che l'anno vissuto a Milano da vice di Ettore Messina lo abbia affinato, ma io vedo soprattutto le sue qualità nella conduzione di questa squadra. La sua brillantezza, il suo carisma e il feeling con i giocatori da grande playmaker quale è stato. Il commissario tecnico non deve essere per forza un colonnello, trasmettere energia ed entusiasmo è fondamentale e il Poz lo sa fare benissimo, lo sappiamo tutti.

E non deve essere necessariamente un teorico, piuttosto uno che sa leggere la partita, i momenti, i quintetti, mettere insieme gli uomini. E anche qui, decisamente, ci siamo. La Nazionale è sempre anche vetrina. Abbiamo negli occhi l'exploit di Guglielmo Caruso, i suoi 19 punti e 7 rimbalzi contro i rivali iberici, la sua presenza. Già quest'anno, in casa Armani, si sono spese parole di grande apprezzamento per questo lungo emergente, che può benissimo essere un obiettivo di mercato.

C'è la scuola Varese a garantire per lui, un posto dove si cresce bene anche con l'attuale gestione, dove i ragazzi sono ben allenati e curati. Non so se il ragazzo abbia già la consistenza, la continuità, l'atletismo e la tecnica per essere un giocatore da Eurolega. Pronto. Però il materiale c'è. Ci sono esempi recenti di giocatori italiani che hanno cancellato ogni dubbio sulla loro crescita: Fontecchio, Polonara, Procida.

Il materiale, a saperlo cercare, non manca, pure nelle squadre di seconda fascia in campionato. E nei settori giovanili, dove l'Italia vanta una scuola di insegnanti e istruttori insuperabile, magari senza le strutture di altri Paesi (Spagna, Francia, Germania, l'Est Europa). I buoni giocatori che verranno ci sono già. Bisogna andare a cercarli, formarli, provarli, investire. E una squadra come l'Olimpia deve saper prevedere il futuro."