LBA Final Eight - Andrea Meneghin "Peccato per la mancanza del pubblico"

LBA Final Eight - Andrea Meneghin "Peccato per la mancanza del pubblico"

Ex Campione d'Italia e adesso commentatore di Eurosport Andrea Meneghin è stato ospite della trasmissione “Vicini di Banco” in onda su Radio Basket 108. Ecco alcune delle sue dichiarazioni:

Coppa Italia. Non ci sarà il calore del pubblico, quello che ti spinge a fare le grandi imprese. Lo abbiamo visto nella magia che si era creata nella scorsa edizione a Pesaro e in quella prima a Firenze. Un vero peccato. La speranza è di avere qualcuno presente a palazzo per la fine della stagione.

Segafredo-Umana. Uno dei quarti più appassionanti. La Virtus potrebbe avere quell’energia in più data dalla voglia di riscatto dopo la sconfitta della passata edizione. Ci saranno assenze importanti come Belinelli e Pajola, che non credo verranno rischiati. Le Vu nere stanno giocando una grande pallacanestro, fisica ed intensa. Per la Reyer la prestazione fornita domenica con Cantù non sarà sufficiente per battere la Virtus. Dovranno giocare come sanno, senza distrazioni. C’è tutto il potenziale per una grandissima sfida.

Fortitudo. C’è un allenatore ed una società che sanno bene come intervenire. Hanno perso Happ, ma i giocatori ed il potenziale ci sono. Bisogna avere pazienza e le cose poi si aggiusteranno. Le prossime sfide saranno fondamentali, già domenica a Varese sarà importante non perdere per non andare sotto 2-0 negli scontri diretti che potrebbe diventare pericoloso.

Varese vs Fortitudo Uno scontro importante per entrambe le squadre. Per chi è stato costretto a star fermo a causa del Covid non è che si torna in campo e sei a posto. Hai l’idoneità per giocare, ma la condizione scarseggia. Sarà una partita drammatica. La Fortitudo ha il potenziale per risalire e far bene, ma un 2-0 in caso di sconfitta potrebbe pesare, mentre potrebbe essere una grande iniezione di fiducia per Varese nella corsa salvezza.

Teodosic. Secondo me non c’è stata nessuna mancanza di rispetto verso l’avversario. E’ stata una giocata fantascientifica, ed è venuto fuori il genio nel risolvere una situazione. Milos ha cercato il passaggio, ha visto che era tutto chiuso, ed ha avuto la prontezza di ripassarsela sull’altra mano e di andare a tirare. Nessun gesto quindi per schernire Candi. Certo, fosse successo nella pallacanestro di trent’anni fa non so cosa sarebbe successo.