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NBA - Tutti i Warriors a fine contratto vogliono restare

MERCATO NBA - Tutti i Warriors a fine contratto vogliono restare

Cosa hanno in comune Gary Payton II, Andre Iguodala, Kevon Looney, Otto Porter Jr. o anche Damion Lee e Nemanja Bjelica oltre ad aver vinto l'anello NBA 2022 con Golden State?

Che tutti, nelle interviste post gara 6 e giorni successivi hanno espresso la volontà di rimanere anche nella prossima stagione con la squadra, sia che diventino free agent il 1° luglio, sia che entrino nell'ultimo anno di contratto come Andrew Wiggins e Jordan Poole.

La sensazione che questo gruppo possa ripetersi con un back-to-back è fortissima, tra di loro come tra gli addetti ai lavori. E' quella che negli States chiamano "dinastia". .

Ma bisogna tener presente che già per quest'anno la luxury tax riservata a Golden State è stata pesantissima (170 milioni di dollari su 136 di monte salari) e quella dell'anno prossimo si annuncia già altrettanto elevata (74 milioni prima di cominciare nuove operazioni di mercato). 

Esaminiamo il caso di Jordan Poole. E' ancora sotto contratto (3,9 milioni di dollari) per il prossimo anno ma la questione del suo prolungamento sorgerà in questa offseason, dal momento che la guardia avrà la possibilità di siglare un nuovo accordo da 186 milioni di dollari su cinque anni, che partirebbe da la stagione 2023/24.

Joe Lacob, owner della franchigia californiana, non si cura di tutto ciò e tira avanti per la sua strada. Solo l'arrivo di Kelly Oubre Jr. nel 2020, per compensare il secondo infortunio di Klay Thompson, gli era costato 66 milioni di dollari in "tasse sul lusso", senza battere ciglio. Vuole solo vincere.

Ma non è ricco e stupido. Da questi playoff 2022 Golden State ha tirato fuori un fatturato di 100 milioni di dollari, secondo Yahoo!Sports. E la squadra vincente, simpatica e supetitolata porta business aggiuntivo dal valore incalcolabile.