Serie B - Sandro Dell’Agnello: “Alla Real Sebastiani ce la vogliamo giocare fino in fondo"

Fonte: Guido Cappella - LNP
Serie B - Sandro Dell’Agnello: “Alla Real Sebastiani ce la vogliamo giocare fino in fondo"

- Coach Sandro Dell’Agnello, un ottimo inizio di stagione con la sua Real Sebastiani Rieti: 7 vittorie su 7 gare, primato solitario del girone C, 19.3 punti di scarto medio. Si aspettava un tale inizio?
“Sapevamo di essere competitivi, ma non ci aspettavamo un inizio così positivo, considerando che vincere non è mai scontato. La stagione è molto lunga, ma questi dati ci danno grande fiducia per il prosieguo”.

- Per lei questa è la prima esperienza da capo allenatore in Serie B, dopo diversi anni nelle categorie superiori. Ha notato delle specificità particolari di questo campionato?
“Sicuramente c’è qualche diversità, i giocatori in campo hanno generalmente meno disciplina tattica rispetto alle categorie superiori, e si tende a buttarla in bagarre. Se in A o in Eurolega dici ad un giocatore di eseguire un taglio o di rimanere in angolo, lui esegue: questo in B avviene meno, ma in compenso c’è un agonismo da vendere”.

- Nel vostro roster ci sono quattro giocatori provenienti dalla A2, con sole tre conferme rispetto alla squadra finalista playoff nella passata stagione. Gli otto senior in squadra (Mastrangelo, Tomasini, Paesano, Contento, Chinellato, Matrone, Piazza, Spanghero) chiamano alla necessità di turnover, escludendo a rotazione un giocatore per turno: in che modo sta affrontando questo? Si era mai trovato in una situazione del genere?
“Per me è la prima volta, c’è da dire che in queste prime settimane abbiamo avuto degli infortuni e quindi in alcune gare non c’è stata la necessità di turnover. Abbiamo deciso di costruire un roster con 8 senior per metterci al riparo da eventuali infortuni e poter avere la possibilità di variare il nostro assetto nei vari impegni della stagione; tutti sono coscienti di ciò fin da agosto, quindi non penso che avremo problemi in tal senso”.

- In che maniera sta gestendo la crescita dei vostri Under: i classe 2001 Alessandro Ceparano (guardia/ala, 1.98) e Zdravko Okiljevic (ala, 2.02), ed il 2002 Lorenzo Piccin (guardia, 1.91)?
“Sono ragazzi molto interessanti, che già ora possono giocare minuti importanti, sono partiti qualche volta in quintetto e hanno responsabilità. Sono convinto che abbiano margine di crescita e nel giro di qualche anno possano giocare stabilmente in A2”.

- Quali sono gli aspetti dove pensate di crescere maggiormente in vista del prosieguo della stagione?
“È magari paradossale dirlo dopo 7 vittorie su 7, ma dobbiamo lavorare sulla continuità: abbiamo momenti importanti all’interno delle gare, alternati a delle pause. Il nostro obiettivo è crescere a livello mentale e limitare i momenti di calo, considerando anche che la stagione sarà lunga e impegnativa. Neppure il Real Madrid vince tutte le gare, sappiamo che le sconfitte arriveranno, speriamo di ritardarle il più possibile”.

- Come è stato per lei l’impatto con la piazza di Rieti e con la realtà della Real Sebastiani?
“Chi c’era l’anno scorso ha fatto un lavoro enorme, la squadra era arrivata ad un tiro dal vincere gara 5 di finale ad Agrigento: il nostro obiettivo quest’anno è riprovarci e andare fino in fondo. Siamo consapevoli che sarà molto difficile, l’imbuto è ancora più stretto, con 2 promozioni per 64 squadre: servono un pizzico di fortuna e lucidità nei momenti-chiave, anche per questo abbiamo deciso di costruire un roster lungo. La città è appassionata, la Società ambiziosa: ci sono tutti i presupposti per fare bene”.

- Domenica per voi impegno casalingo con la Ristopro Fabriano, proveniente dalla Serie A2 e reduce da 5 vittorie su 7 in avvio di campionato: cosa temete maggiormente di questo incontro?
“Fabriano è squadra di grande caratura, ha un quintetto di ottima qualità tecnica, con elementi veramente talentuosi e importanti per la categoria. Temo soprattutto questo”.

- In conclusione, che impressione ha di questo campionato di Serie B, affrontato dall’interno?
“Sicuramente ci sono ottime realtà, sparse nel campionato. Credo che fino ad ora questa Serie B sia stata un po’ troppo estesa, 64 squadre sono probabilmente troppe. Con una selezione maggiore, dal prossimo anno, sono convinto che sarà un torneo ancora più interessante da vedere per gli spettatori. Una cosa che sto notando è che ci sono molti giocatori di livello, che con una convinzione maggiore potrebbero puntare a giocare in categorie superiori”.